Doveva diventare non solo un’isola pedonale ma il salotto buono della città, un gioiello in pieno centro storico. Parliamo della ‘nuova’ piazza Bellini, progettata e realizzata, tra il 2005 e il 2007, con un gioco raffinato di simmetrie e asimmetrie, di forme e di volumi, dall’architetto Francesco Ugo Mirone del Servizio Progettazione e Realizzazione Nuovo Verde e Arredo Urbano del Comune di Catania.
E invece quella che tutti i catanesi chiamano ‘piazza Teatro Massimo’ è oggi diventata uno dei luoghi simbolo del degrado della città, dell’incuria delle amministrazioni, dell’inciviltà e della prepotenza dei residenti e dei passanti.
Non erano collocati a caso gli arredi della piazza e delle due strade principali che in essa confluiscono, via Teatro Massimo e via Michele Rapisardi. Era studiato l’effetto ottico dei gruppi di due sedili e tre fioriere, posti in asimmetria rispetto agli assi delle strade e organizzati in modo da creare dei ‘salotti‘ in cui fermarsi a riposare, chiacchierare, godere delle belle giornate di sole.
Ma la disposizione non andava bene ai commercianti alla ricerca di spazio per i loro tavolini e di parcheggio per i loro furgoni, forse non interessava neanche ai giovani che affollano piazza e strade nelle sere festive e prefestive alla ricerca di bibite e panini oltre che, purtroppo, a volte, di risse e provocazioni.
Fioriere e sedili sono stati così spostati a convenienza degli esercenti e degli avventori mentre gli spazi tra un gruppo e l’altro di arredi sono stati trasformati in stalli per il parcheggio abusivo, come si può vedere nelle foto scattate pochi giorni fa.
Il cartello continua ad intimare il divieto di transito per tutti i veicoli, ad eccezione di biciclette, taxi e auto di invalidi. Persino per ambulanze e forze dell’ordine è previsto l’ingresso solo in ‘servizio urgente di emergenze’. Quanto allo scarico merci sarebbe autorizzato solo tra le 6 e le 8 del mattino oppure tra le 14 e le 16 del pomeriggio, ma tutti possiamo constatare che furgoni e auto sono parcheggiati senza orario e senza regole e non certo perchè diretti a ‘rimesse private’, come indica ancora il cartello.
Ecco quindi l’appropriazione selvaggia di un luogo pensato per la fruizione pedonale. Ed ecco la deturpazione di un progetto di qualità che aveva anche il pregio di essere stato realizzato sfruttando le competenze di un funzionario del Comune, senza spese aggiuntive di consulenti e ‘tecnici’ esterni.
Ce ne eravamo dimenticati che esistono queste risorse interne e che andrebbero valorizzate. Lo avevano ‘dimenticato’ anche le amministrazioni Scapagnini-Lombardo e Stancanelli, costrette (sic) ad affidare la dirigenza dell’Ufficio Progettazione del Verde ad un esterno, l’architetta Marina Galeazzi, autrice del costoso e discutibile restauro della Villa Bellini. Il suo contratto è appena scaduto ma ha comportato per la collettività una spesa non indifferente, di cui certo non si sentiva l’esigenza.
Le foto della piazza riqualificata sono state pubblicate sulla copertina della rivista Katane e in una pagina interna del libro “Piazze di Sicilia”, edito da Promolibri. Così almeno l’opera verrà ricordata come era alla consegna dei lavori e come adesso non è più.
A meno che l’attuale amministrazione non voglia impegnarsi a ripristinare lo stato dei luoghi e a fare rispettare le norme che attualmente restano un optional, a dimostrazione della mancanza di senso civico e di indifferenza alla bellezza da parte di amministratori e amministrati.
restauro della Villa Bellini,concluso solo 3 anni fa, durato …anni(non mi ricordo quanti) , costato più di 16 milioni di euro e con discutibili
l’ARCHITETTO UGO MIRONE è uno dei pochi Funzionari ARCHITETTI che l’Amministrazione Comunale annovera tra i propri dipendenti. Lo conosco da circa 30 anni ha SEMPRE lavorato con capacità, gusto, umiltà, lasciando ad altri o oltre il merito. lo Dimostra il fatto che ancora rimane un funzionario, quando a mio modesto avviso, meriterebbe ben altra dignità gerarchica.P.S. non l’ho mai sentito lamentarsi.
Lettera del 17 febbraio 2012
http://www.cittainsieme.it/piazza-teatro-massimo-lo-stato-della-pavimentazione-e-il-transito-dei-veicoli
Il lavoro di Ugo Mirone non ha alcuna incidenza sull’attuale degrado della piazza dove si trova ubicato il Teatro Massimo. La colpa è esc lusivamente dei politici, Sindaco e assessori, che hanno consentito l’esperimento di bivacchi e incontri del terzo tipo aol solo fine di accontentare le brame di venditori di panini e focacce. Catania è nelle mani di assessori incapaci e ignoranti. Il Sindaco non ha nè la capacità, nè la cultura nè l’intelligenza di capire il significato della gestione dei beni comuni demaniali. Le vie e le piazze non possono essere svendute a quattro paninari.Gli esercenti provvedano ad affittare locali capienti per fare sbafare i loro clienti. Non possono utilizzare il selciato delle strade per i bivacchi dei bifolchi. NOn riesco a capirte come vie piccole e strette possano essere recintate e poi delimitate con cartoni o palmizi per fare mangiare quattro idioti di provincia o di periferia. L’assessore alla Bellezza con- divisa si metta gli occhiari per benino e provveda a revocare le ignobili concessioni che sono state attribuite sulle strade della città. Diversamente bisogna denunciare tutti alla locale Procura della Repubblica. Oppure decidiamo di fare anche noi come i paninari d’assalto e ci mettiamo a mangiare e leccare gelatini a piazza duomo con tavolini e divani. Smuoviti Bianco !!!!
[…] negli scorsi anni lo stato dell’area era stato segnalato dai cittadini (Argo Catania), ultimo in ordine di tempo il video realizzato da CittàInsieme nel 2012 e ripreso da molte […]