COMUNICATO STAMPA
Uno strumento innovativo di pianificazione per lo sviluppo locale e la tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali di un ambito territoriale. E’ questo il nuovo Patto di Fiume Simeto che verrà presentato lunedì 4 novembre, alle 15,30, nell’aula magna dell’edificio della Didattica (Ingegneria – Cittadella universitaria), su iniziativa del dipartimento di Architettura e del corso di Pianificazione territoriale (corso di laurea in Ingegneria civile delle acque e dei trasporti) in collaborazione con i Comuni di Paternò, Adrano, Centuripe, Biancavilla, S. M. di Licodia, Ragalna, Motta S. Anastasia e Belpasso, e con l’Associazione Vivisimeto.
Il Patto per il Fiume Simeto è un documento volontario sottoscritto da Amministrazioni pubbliche e vari attori territoriali in cui vengono identificati principi, azioni concrete e singole responsabilità per la promozione dello sviluppo della Valle del Simeto, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
L’attività di redazione del Patto di Fiume Simeto rappresenta una sperimentazione di un approccio di “Engaged University” da parte dell’Università di Catania ispirato alla famiglia di pratiche della Ricerca-Azione Partecipata, secondo cui la ricerca e la didattica possono essere migliorate attraverso il coinvolgimento attivo dell’Università in reali processi di sviluppo locale ispirati ai valori della trasparenza e della partecipazione.
Tale iniziativa rientra, peraltro, tra le attività del progetto internazionale di ricerca PARTeS, finanziato dal dipartimento di Architettura dell’Università di Catania, attraverso una prestigiosa borsa IOF da 300 mila euro, tra le 8 concesse all’Italia dall’Unione europea per il triennio 2011/13 come “Marie Curie International Outgoing Fellowship” (7° Programma Quadro), che prevede anche iniziative progettuali – curate da studenti e laureati catanesi – nel territorio della università americana partner (Memphis).