Al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri
Noi sottoscritti ‘cittadini di Catania’ ci rivolgiamo alla S.V. per rappresentare un fatto, che ha provocato in tutti noi, un forte senso di disagio.
Apprendiamo che il neo comandante del Comando Provinciale Carabinieri, colonnello Alessandro Casarsa, si è recato nei giorni scorsi in ‘visita‘ al quotidiano locale La Sicilia, diretto dal dott. Mario Ciancio. L’evento è stato pubblicato sul detto giornale con tanto di foto.
Per intanto non riusciamo a comprendere il senso di questa vista. Che sembra una visita istituzionale e di cortesia.
E’ ben vero che il Colonnello Casarsa rilascia una intervista al quotidiano, ma proprio perché trattiamo di una Istituzione della Città, ovvero l’arma dei Carabinieri, forse era più opportuno che l’intervista venisse rilasciata presso il comando provinciale.
Non si sottace l’importanza della stampa locale, ma trattasi di una figura quella di un direttore di un giornale, di un privato, priva di quei profili istituzionali, che rendono opportuna la vista presso la sua sede.
Ma questo Sig. Comandante è un aspetto relativo.
Il problema che ci suscita disagio e forti perplessità è un altro.
Allo stato il dott. Mario Ciancio è indagato per riciclaggio e concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Fatto questo di assoluto dominio pubblico.
E’ ben vero che la Procura di Catania abbia chiesto in un primo momento l’archiviazione per il Ciancio, come è parimenti vero che questa richiesta, allo stato, non è stata accolta dal G.I.P. del Tribunale di Catania.
Aggiungiamo che le indagini sul Ciancio, le nuove indagini richieste dal Giudice e delegate dalla Procura, sono compiute anche dai carabinieri di Catania.
A noi, in questa sede, non interessano le vicende giudiziarie del direttore dell’unico quotidiano della città.
Ciò che ci preme rilevare, da ‘cittadini di Catania’, è l’inopportunità di tale vista.
Ed ovviamente il motivo della stessa.
In questo momento di gravissima crisi sociale, di assoluta sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni democratiche di questo paese, queste, e tra loro l’arma dei Carabinieri, devono compiere il massimo sforzo per riaffermare l’Etica, sia essa politica, giudiziaria, e quella di tutela dei cittadini.
Noi riteniamo che l’immagine, che la foto di un rappresentante dello Stato a fianco ad un indagato per fatti gravi, creai un senso di sfiducia nei cittadini di questo Paese, e nel nostro piccolo di questa città.
Siamo, pertanto qui ad esprimerLe la nostra garbata, ma decisa, protesta, per un fatto che noi riteniamo assolutamente inopportuno.
Certi di un suo interessamento.
Con ossequio.
Ossservatorio dei diritti Catania
(seguono, ad oggi, 200 firme)
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trovo quanto mai opportuna e intelligente la visita del comandante la stazione dei Carabinieri di Catania alla Sicilia. Piuttosto invece di esternare i soliti lamenti perchè non denunciate all’Autorità garante per la comunicazione che il quotidiano la REPUBBLICA che si stampa a Catania e che contiene anche un inserto su Palermo e Catania , quando stampa l’inserto su Catania e cioè raramente, vende le copie alla Stazione centrale ed all’Aereoporto? Non vengono vendute invece nella città di Catania. Perchè ? Ve lo siete chiesto ? E le regole della concorrenza che fine hanno fatto ? Il Comandante la Stazione dei Carabinieri certamente non lo sa o non lo vuole sapere. A Voi rendo noto invece che la sottoscritta ha inoltrato tempo fà una denuncia all’Autorità garante a Roma ma, grazie al dirigente che a quel tempo dirigeva l’Ufficio, dr. Catricalà,pare che abbia scelto l’archivio o il dimenticatoio come ricettacolo naturale della denuncia.
Ed Ella, Gentile Signora Arena, dopo avere manifestato un frettoloso e, secondo me, stupefacente plauso, circa la visita del neocomandante dei CC. presso lo studio del dott. Mario Ciancio c/o la Sede del Quotidiano di città, ha approfittato dell’ospitalità di questa rubrica per propagandare una personale iniziativa?!