COMUNICATO STAMPA
Lettera aperta al Sindaco Enzo Bianco
Da oltre un anno proseguono enormi e costosi sbancamenti sulla Plaia del tutto privi del prescritto assenso preventivo del Consiglio Comunale e della prescritta compatibilità con il vigente PRG di Catania; sbancamenti della spiaggia e che hanno perfino deviato la foce del torrente Acquicella in violazione della L.431/85.
Da oltre un anno l’amministrazione portuale responsabile di tali fatti è in mano ad un Commissario governativo che ha chiesto l’approvazione, finora mai concessa dal Consiglio Comunale, di un piano portuale in sanatoria dei suddetti abusi e permetta la costruzione di un milione e mezzo di metri cubi di edifici sulle banchine in sprezzante contrasto con la corretta funzione prioritaria di trasporto mercantile assegnata dalla Legge all’ente portuale.
Nessuna promozione di tale corretta funzione mercantile e nessuna rinuncia a tanta predisposta edificazione impropria, risultano finora eseguite da detto Commissario, così come non risultano rimosse le ripetute passività di bilancio della Autorità Portuale accertate dal Ministero dei Trasporti, come le sole passività medie annue fino al 2011 fra tutti gli omologhi enti portuali in Italia.
Quanto in realtà predisposto da detto funzionario e da coloro che con lui ne abbiano interesse, è dimostrato dagli elaborati di piano regolatore portuale che testualmente prevede la “riconsegna ad usi urbani di oltre il 50%” dell’intera area portuale, ma non ne prevede affatto la consequenziale e corretta cessione al Comune di tale metà rinunciata chiaramente ed ufficialmente come mercantile .
Tale mancata cessione costituisce la sprezzante ed assurda pretesa che lo Stato mantenga due enti pubblici sullo stesso territorio per lo stesso scopo urbano .
La metà che resterebbe mercantile secondo il programma di detto Commissario, partirebbe dal centro storico monumentale di Catania e finirebbe oltre al faro Biscari mantenendo così e peggiorandolo nel tempo, l’ attuale infarto viario da e per Catania lungo la via Colombo, aggravando l’attuale degrado economico e sociale dei quartieri a sud e l’alto rischio per la popolazione in attesa di soccorsi o in cerca di scampo in caso di evento sismico.
Tale intento di ridurre a meno della metà la attuale superficie operativa mercantile, conferma il fatto di non potere rimuovere le passività di entrate proprie della Autorità Portuale di Catania e conferma l’intento di non rimuoverle mediante il corretto trasferimento delle attività mercantili nella vicina ed attrezzata Augusta.
Un evidente disegno di trasformare a Catania l’ente portuale come fosse una città nella città, utilizzandone le banchine come aree urbane ad alto indice di edificabilità dopo avere eluso la soppressione della Autorità Portuale prevista e prescritta dalla L.84/94 nei casi di insufficienti entrate proprie da attività prioritarie mercantili.
I benefici ambientali, urbanistici, occupazionali ed economici della opportuna riconsegna di diritto e di fatto del porto alla città alla quale appartiene, sono di tutta evidenza e della massima urgenza.
Non possono rimanere taciuti, gli oscuri interessi che a lungo hanno impedito al Comune la amministrazione diretta del porto di Catania e la conseguente legittimazione delle banchine per usi urbani.
Le esauste casse comunali non possono rinunciare ai rilevanti ed immediati introiti dei canoni di un adeguato sviluppo del diporto nautico, delle crociere e della pesca turistica, settori a lungo penalizzati da un presunto sviluppo mercantile rivelato inesistente dalla stessa riduzione e rinuncia di aree portuali predisposte nel nuovo piano regolatore dall’attuale Commissario.
Si invita l’avv. Enzo Bianco quale Sindaco di Catania e quale componente di diritto del Comitato di Gestione Portuale, organo esecutivo della Autorità Portuale , a convocare detto organo ed i relativi Revisori dei Conti e di richiedere al Ministro dei Trasporti la necessaria ed urgente soppressione di tale ente e la dovuta riconsegna del porto alla città alla quale appartiene.
COMITATO CITTADINO PORTO DEL SOLE (Iniziativa di partecipazione democratica per la rinascita di Catania e del nostro Porto)
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