La Rai, contro ogni femminicidio mediatico, deve valorizzare la rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità di ruoli del mondo femminile ed è tenuta a improntare i contenuti della propria programmazione a criteri di
decoro, buon gusto, assenza di volgarità, anche di natura espressiva, assicurando –tra l’altro – una più moderna rappresentazione della donna nella società e valorizzandone il ruolo.
Adesso che queste clausole sono in pericolo, la Cims si è fatta promotrice di un un nuovo appello, una mail da inviare al Presidente della Repubblica, al Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, alla Presidente e al Direttore Generale della Rai,
Qui i link per saperne di più
Appello Donne e Media: nel nuovo contratto di servizio la Rai accolga le riforma proposte
e per raccogliere l’appello
coesione.sociale@quirinale.it,
com_rai@camera.it, fico_r@camera.it, annamaria.tarantola@rai.it, luigi.gubitosi@rai.it
per cc: g_cims@hotmail.com
La fragile tregua nella Striscia di Gaza aveva fatto sperare, se non nella pace, che…
Non solo un fiorire di piccole botteghe artigiane di falegnami, fabbri, maniscalchi, … ma anche…
La giunta Trantino ha definito i progetti del decreto Caivano per San Cristoforo. Vedremo come…
Dovranno pagare 340mila euro per aver presentato, al Tribunale delle imprese, un ricorso contro la…
Diamo oggi la parola ad Antonio Fisichella, autore del saggio “Una città in pugno”, per…
Mentre ferve la discussione sul nuovo Piano Regolatore Portuale e nel Consiglio Comunale circolano accuse…