Categories: Ambiente

Contro la guerra e per la sicurezza in piazza i No Muos

Sabato 28, Palermo: migliaia di persone, venute da tutta la Sicilia, ma erano presenti anche delegazioni provenienti dal resto del Paese, hanno ancora una volta manifestato contro il Muos. Insomma, il popolo siciliano non si rassegna e non considera chiusa la partita: è ancora possibile evitare che Niscemi, e l’intera Regione, subiscano le conseguenze della presenza di un sofisticato sistema militare, strumento di sopraffazione e guerra, pericoloso, anche, per la salute dei cittadini e la sicurezza del trasporto aereo.
Il corteo si è concluso davanti al Palazzo dei Normanni, dove, dal giorno precedente, nella sala d’Ercole, si erano pacificamente insediati una ventina di attivisti NoMuos. Questi ultimi hanno accolto i manifestanti salutando dall’interno del palazzo ed esponendo, dalle finestre, striscioni di protesta.
Come ad Agosto, dopo la “scalata” delle antenne presenti nella base di Niscemi, il corteo si è concluso quando gli attivisti hanno abbandonato la sala occupata e si sono uniti alla manifestazione.
E’ stata una sfilata colorata, gioiosa e pacifica, caratterizzata soprattutto dalla presenza dei tanti Comitati NoMuos, diffusi in tutta la regione. A chiudere il corteo, come richiesto dagli organizzatori, le bandiere delle organizzazioni sindacali di base (Cobas e USB), di quelle ambientaliste, di Rifondazione Comunista…
Un corteo pacifico, si diceva, che ha fugato qualsiasi dubbio su eventuali infiltrazioni e/o provocazioni e dimostra che il Movimento non è rassegnato e non vuole mollare.
Particolarmente bersagliato dai manifestanti il presidente Crocetta che, dopo aver tuonato contro il Muos, si è prontamente e supinamente subordinato alle autorità statunitensi.
Al contrario, sono state decisamente apprezzate la presenza del sindaco di Palermo e di altri primi cittadini siciliani. In sostanza, per i manifestanti l’unica proposta credibile è quella di una Sicilia smilitarizzata, terra di pace e accoglienza, e non sembrano voler mollare prima di raggiungere un tale obiettivo.
(Foto di Sebastiano Gulisano)

Argo

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

1 giorno ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

3 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

5 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

1 settimana ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago