Sappiamo anche che la Procura aveva cercato di bloccare la realizzazione dell’attuale progetto che prevede sostanzialmente un parcheggio multipiano e un’area commerciale, ma il Tribunale le ha dato torto, emettendo una sentenza di assoluzione sia in primo sia in secondo grado.
Pubblichiamo oggi la sentenza di primo grado emessa, in data 30 marzo 2011, dalla terza sezione del Tribunale Penale di Catania e riguardante non solo il parcheggio di piazza Europa (su cui ci soffermeremo), ma anche quelli delle piazze Lupo, Verga e Asiago.
“Abuso d’ufficio aggravato e continuato in concorso” il reato contestato ai “pubblici ufficiali”
per aver procurato un “ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante gravità” ad Ennio Virlinzi, legale rappresentante della società Parcheggio Europa s.p.a., “istigatore e diretto beneficiario”.
La nuova formulazione del reato di abuso d’ufficio
Il Tribunale, composto dai giudici Milazzo, De Pasquale, Bacianini, ha sentito la necessità di precisare che l’articolo 323 del codice penale, relativo al reato di abuso d’ufficio, è stato modificato nel 1997, rendendo (aggiungiamo noi) questo capo di imputazione di difficile prova perchè è stato ristretto l’ambito della punibilità. Non basta infatti che vengano commessi atti amministrativi illegittimi, si deve dimostrare che da essi sia derivato -come conseguenza diretta- un vantaggio patrimoniale in presenza anche di un dolo intenzionale.
Nella precedente formulazione, invece, l’azione amministrativa illegittima aveva automaticamente una rilevanza penale.
Ecco perchè nella sentenza si parla di una “fattispecie di reato ristrutturata come reato di evento”, intendendo per ‘evento‘ la conseguenza intenzionalmente procurata di una ‘condotta‘, vale a dire di una serie di atti, che possono essere illegittimi ma non per questo, automaticamente, devono aver procurato il vantaggio patrimoniale di cui sopra.
Le perizie
Per stabilire se questo vantaggio ci sia stato e quindi individuare l’abuso di ufficio sulla base della nuova formulazione della legge, i giudici hanno disposto una perizia per accertare i costi di realizzazione del progetto iniziale (parcheggio su tre piani) e di quello modificato (struttura su quattro piani, il primo dei quali occupato da botteghe), confrontare la ‘convenienza economico-reddituale’ dei due progetti e verificare l’esistenza del presunto vantaggio patrimoniale e gli eventuali oneri a carico del Comune, non coperti da previsione di spesa.
Nel caso in questione, notano i giudici, la faccenda è complicata dal fatto che i vantaggi sono “da venire” e comportano inevitabilmente margini di incertezza.
I periti sono arrivati alle seguenti conclusioni:
In definitiva dal confronto tra i due progetti emerge -a detta dei periti – che il progetto originario risulta economicamente più vantaggioso.
Nessun vantaggio patrimoniale viene individuato quindi per Ennio Virlinzi, il che fa escludere ai giudici che ci sia stato un “aggiustamento preordinato per rendere vantaggiosa l’operazione”.
Anche i consulenti nominati dalla Procura, ribadisce il Tribunale, hanno concluso che la differenza di convenienza economica tra le due soluzioni è “assolutamente minima”.
Le conclusioni a cui arrivano i periti lasciano quanto meno perplessi. Perchè mai la Parcheggio Europa avrebbe modificato il progetto iniziale, affrontando dei costi più alti (per l’inserimento di un quarto piano e di diverse botteghe), se non allo scopo di ricavarne vantaggi economici superiori? Perchè la società avrebbe rinunciato agli introiti dei parcheggi a raso se non per avere incassi maggiori dalle botteghe?
E dei parcheggi a raso limitrofi alla piazza, a maggio di quest’anno, dopo la sentenza di assoluzione in appello, la Parcheggio Europa ha recuperato per 23 anni la gestione come risarcimento -da parte del Comune- per il blocco dei lavori avvenuto nel corso del processo. Avrà quindi la botte piena (le botteghe) e la moglie ubriaca (i parcheggi a raso).
Gli illeciti amministrativi
Nella sentenza i giudici esprimono anche una valutazione sull’operato dei Pubblici Ministeri, evidenziando che questi ultimi hanno scelto di toccare solo marginalmente l’aspetto del vantaggio patrimoniale ricavato da Virlinzi e di insistere soprattutto sulla illegittimità della ‘condotta’ (atti amministrativi illegittimi), sebbene -in assenza dell’evento (vantaggio)- il reato non sussista.
Ecco perchè, a proposito di queste illegittimità segnalate dai pubblici ministeri, il Tribunale si spinge addirittura a dichiarare che un approfondimento è stato escluso perchè avrebbe comportato “un’inutile perdita di tempo”.
Eppure non si tratta proprio di sciocchezzuole.
Ne citiamo alcune:
E qui ci fermiamo ma nel documento, come è possibile verificare da una lettura diretta, c’è dell’altro.
Le nostre domande
Pur non avendo riscontrato il vantaggio patrimoniale e quindi l’abuso di ufficio, per i giudici la strada dell’assoluzione e del dissequestro dei cantieri era l’unica percorribile? Non c’era forse la possibilità di un rinvio alla Procura con una nuova ipotesi di reato? Nessuna delle illegalità denunciate offriva questa possibilità?
Da cosa è stata dettata la scelta del Pubblico Ministero -di certo a conoscenza della nuova formulazione della legge- di soffermarsi soprattutto sulle illegittimità amministrative senza affrontare decisamente il problema dell’ingiusto vantaggio patrimoniale?
I giudici evidenziano come i difensori degli imputati abbiano sempre contrapposto valide argomentazioni a quelle dei P.M. i quali -sempre a parere del Tribunale- non hanno offerto
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non solo è scaturito dal classico magna magna, ma è anche un progetto..brutto!
La appropriazione della pubblica piazza Europa quale centro commerciale privato, è solo l’anteprima della già preordinata appropriazione delle banchine portuali per fabbricarvi sopra edifici di cui Catania non ha alcun bisogno abitativo o commerciale e la cui destinazione finale finora è stata ostinatamente e maldestramente nascosta.
Se si applicasse lo stesso lasciapassare giudiziario ottenuto per piazza Europa , i beneficiari dell’ affare portuale venti volte più grasso e grosso, la faranno franca ancora una volta e con più facilità data la assoluzione nel caso analogo presistente.
Non scamperanno alle conseguenze di tali devastazioni urbanistiche, economiche e morali, i nostri figli che continueranno ad emigrare all’estero o in alternativa dovranno cedere all’ abuso divenuto regola.
La magistratura non ha sempre ragione. in questo caso ha sbagliato, come capita spesso, favorendo i ricchi! la cosa più inquietante che aggiungere un piano per costruire botteghe in questa zona non è considerato produttivo in quanto la banca ha chiesto garanzie reali, prassi normale per tutti i finanziamenti concessi ai comuni mortali. e poi quali sono i vantaggi di questa opera per i cittadini se non aver visto distruggere una delle più belle piazze catanesi.
Continuando sulla singolare modifica tutta italiota della punibilità per abuso in atti d’ufficio, sorge una riflessione : ecco perché Monte Paschi , già noto in tutto il mondo per quanto procurato ai risparmiatori Italiani , ha potuto accendere ipoteca su una pubblica piazza come fosse un bene alienabile o , peggio, inteso come già alienato nei fatti. Sorge quindi una domanda: sarà lo stesso Monte Paschi a finanziare i due miliardi di Euro occorrenti a costruire il milione e mezzo di metri cubi di edifici sulle banchine , dopo avere acceso “naturalmente” ipoteca sulle stesse banchine ?
Quant'è angusto il sentiero della legalità...
la prova schiacciante del coinvolgimento della magistratura nell'operazione Piazza Europa si ottiene esaminando il capo relativo al " vantaggio" derivante dall'opera. Il solo fatto di aver escluso il vantaggio patrimoniale deve indurre anche la persona più stupida e digiuna di diritto a ritenere i giudici o ignoranti fino al midollo oppure interessati a favorire una impresa tra le più ignobili che la città può ascrivere a suo danno. Piazza Europa è un orrore ed il solo rimedio può essere costituito dall'impegno di tutti i cittadini a non utilizzare le future botteghe che questa genia di cavalieri installerà in quei siti sotterranei. L'unica destinazione possibile potrà essere quella di " cessi pubblici" oppure cimitero per gli uomini che hanno contribuito a distruggere la città. L'impegno dovrà essere quello di fare fallire ogni iniziativa commerciale che in quelle fogne verrà creata. La parola d'ordine dovrà essere quella di " non mettere piede " nelle botteghe di questo imprenditore. Il fallimento dovrà essere lo sbocco necessario per ogni attività che verrà impiantata in quel sito. E sarà forse la giusta punizione. Bisogna diffondere questa voce perchè solo così la città potrà rispondere alla mala governance.
In realtà la sentenza d'appello dice che i beni demaniali possono circolare ai sensi delle leggi che disciplinano la materia.
Ma nessuno dubitava che si potesse concedere il diritto di superficie su beni demaniali.
Il problema è un altro: i beni demaniali non possono essere ipotecati perchè insuscettibili di esecuzione forzata.
E' questa la caratteristica che distingue i beni demaniali da tutti gli altri beni.
In merito al vantaggio patrimoniale è chiaro che i periti fanno la valutazione ipotizzando gli introiti dell'investimento negli anni.
Ma la gara si è svolta sul valore dell'appalto e non sulla simulazione degli introiti prodotti dalla concessione dell'area.
E' chiaro che ogni impresa ha costi di costruzione e di gestione differenti e se bandisco una gara con oggetto un parcheggio e poi ci faccio un centro commerciale, allora, l'oggetto dell'appalto è diverso.
Adottando il principio seguito dai periti non si farebbero neppure le gare, perchè si fa una simulazione degli introiti e, siccome, tanto, il valore magari è lo stesso, allora, una impresa appaltatrice vale l'altra ed un opera vale l'altra!
sembra che a catania il problema sia il ciaffico, come nel film di benigni.
adesso vi spiego il silenzio dei giornali e delle istituzioni tutte su certi temi.
1) a catania si vuole gestire un appalto, quello di piazza europa, comunque nullo sotto il profilo amministrativo e sulla base di un processo che NON andrà in cassazione, perlomeno finchè non si deciderà il DOVEROSO trasferimento ad altra corte d'appello e la DOVEROSA rinnovaizone di tutti gli atti;
2) perchè non pubblicate la richiesta di archiviazione per turbativa d'asta e, qualora sia stata accolta o rigettata, la relativa decisione?
3) cosa è questo silenzio di tutti i giornali locali che fingono che questo appalto sia regolare, mentre chiaramente non lo è, perlomeno sotto il profilo amminiìstrativo, senza neppure entrare nel merito del processo penale, perchè questi signori non hanno alcun diritto di gestire un bel nulla!
4) e come mai il vostro giornale non parla anche degli affitti che il comune e l'universita pagano a questo gruppo di persone ?
perchè si parla a catania solo della sezione lavoro ultimamente?
non sono affitti spropositati gli altri, nonostante eventuali valutazioni di confromita che hanno natura tecnica, ma che non condivido, perchè, se è vero, ad esempio, come riportano alcuni giornali, che per la direzione urbnanistrica di via biondi si pagano 250.000 euro originari, piu altri 150.000 per scantinarti e terrazze (successivamente affittati per motivi di sicurezza), mentre ho letto che l'immobile sarebbe stato acquistato per solo un milione di euro, per cui in pochi anni di affitto si rientrerebbe nel mutuo ( utilizzano la forma del leasing immobiliare di solito, la stessa che vogliono utilizzare per piazza europa).
6) come mai il comune e gli altri enti non valorizzano il patrimonio pubblico, invece di prendere affitti?
7) come mai questi affitti e questi appalti finiscono sempre nelle mani dei soliti commercianti locali?
perchè è chiaro se affitto un immobile a 400.000 euro ed ho una rata di mutuo da 100.000, ad esempio, guadagno 300 mila euro lordi, ci toglo le tasse e rimangono 150.000 euro netti, tolta forse qualche altra spesa a carico del locatore.
ma sempre troppi soldi!
facciano le gare per individuare gli immobili!
le altre istituzioni ed i giornali informino i cittadini nel modo corretto, SOPRATTUTTO, pubblicate la richiesta di archiviazione di piazza europa, perchè queste varianti sono cose che non esistono, esistono solo a catania, quindi il processo va trasferito lontano dalla sicilia : non significa che hanno ragione loro.
perchè non parlate del cambio di destinazione d'uso della palestra in via messina del gruppo virlinzi, inizialmente negata e poi concessa?
Ma tutte queste sono cose evidenti basta ascoltare, ad esempio, nel caso dei parcheggi, la registrazione del processo per capire la verità.
ma avete capito oppur no che la vera MAFIA è allogata nella pubblica amministrazione? Vi dice nulla il fatto che i TAR danno ragione o rispolverano diritti a favore dei predoni della città ? Lo sapete che abbiamo ottenuto, grazie a nostri sforzi sovrumani, ben 4 sentenze di condanna contro i padroni del golfo di Ognina e dobbiamo ancora lottare per evitare che gli scagnozzi nascosti nei meandri della pubblica amministrazione possano ancora proteggere una genia di profittatori di beni pubblici? Vorrei segnalare ad un precedente lettore che i beni demaniali non si possono toccare e neanche dare in concessione perchè sono asserviti direttamente all'interesse ed al godimento pubblico. Ecco perchè i funzionari ed i magistrati che decidono sulla materia debbono stare attenti e controllare fino a che punto il privato può mettere le mani sui beni asseriviti al godimento pubblico. La spiaggia oppure la scogliera oppure le strade e le piazze sono legate al godimento pubblico diretto e non possono essere distratte alla loro destinazione primaria.
Fermo restando che esistono le eccezioni, la peggiore cancrena che uno Stato possa avere e' una Magistratura come quella che noi abbiamo e che purtroppo, per i contatti che ho e per quello che leggiamo, vegeta in tutta l'Italia, anche se sono sicura che in Sicilia la percentuale sia molto piu' alta. E purtroppo con la servile, scorretta, ed interessata connivenza di troppi avvocati, ctu e ctp. Perche' un giudice, per quanto ignorante, per quanto corrotto, per quanto colluso, per quanto pigro, non puo' facilmente emettere sentenze eclatantemente ingiuste se non ha la connivente complicita' di avvocati della vittima, del c.t.u nominato da lui, e del c.t.p. della vittima.
Io lo so, e posso documentarlo, perche' subisco personalmente questo crimine da decenni, a Catania, a Nicosia ed ora temo ad Enna, a Caltanissetta, in Cassazione, a Palermo, presso la Corte dei Conti e lo temo, a ragion veduta, presso il Tribunale delle acque di Palermo. Il sistema e' semplice: L'avvocato imposta il ricorso, la citazione, o la denuncia in modo non corretto, o parzialmente non corretto ,o a volte anche in modo corretto, ma poi in corso di causa commette omissioni professionali; il tutto senza che l'ignaro cliente se ne possa rendere conto, per l'ignoranza nel campo specifico. E se la vittima documentandosi, o solo leggendo gli atti della controparte, si rende conto che il proprio avvocato la sta danneggiando, rinuncia al mandato e per di piu'invia parcelle esorbitanti. Il giudice nomina il c.t.u. ( consulente tecnico di ufficio) ed emette un mandato spesso corretto, ma il c.t.u. lo trasgredisce, o lo esegue parzialmente, mostrando apparentemente di fregarsene del giudice.
Io ho avuto c.t.u. che hanno redatto CTU false, o parziali, a mio danno ed a favore di chi ha commesso l'abuso o il crimine.Ed il giudice cosa fa? Lo richiama e gli chiede di eseguire il mandato correttamente? NO!!!!!. non lo fa nemmeno se la parte glielo chiede dimostrando la falsita' o gli "errori" della C.T.U. E sulla base della falsa, o gravemente viziata, CTU, il giudice emette una squallida sentenza a danno della vittima.
Al Tribunale di Catania esistono 2 CTU,una falsa in sede penale, ed una parzialmente vera in sede civile, che dimostra la falsita' di quella penale. Tutte e due si riferiscono al parco urbano "Falcone" di Motta S. Anastasia, che e' una truffa di denaro pubblico a cielo aperto.Nonostante le denunce documentate non e' statoincriminato nessuno.Ed il medesimo sindaco che ha commesso parte di detti reati, ora lo ha dato a privati per realizzare un ristorante, per quanto mie' stato riferito.
Esiste, in sede civile, una CTU falsa sulla condotta consortile della unita' irrigua 16, quota 102,50, bene del Demanio della Regione Siciliana e gestita dal Consorzio di Bonifica 9 di Catania, carniere di voti e di spreco enorme dei soldi della regione siciliana, cioe' di tutti i siciliani. Sempre su detta condotta consortile esistono due ulteriori CTU carenti e parziali in sede civile. Le ultime due si riferiscono ad un contenzios durato 6 anni nel palazzo di (in)giustizia di catania, per poi dire che la competernza era del Tribunale delle Acque di Palermo??!!!!. Io sono la consorziata che dal 1990 dice di no a quello che e', di fatto, un racket dell'acqua esercitato dal Consorzio negando acqua ad alcuni consorziati ed erogandola invece in abbondanza ad altri; alla negazione di accesso agli atti del consorzio, ed allo spreco enorme di denaro pubblico. Non riuscendo con una falsa denuncia penale ad intimidirmi, e per evitare che io chismassi i carabinieri quando non ricevevo l'acqua irrigua dovutami, indegni amministratori del Consorzio, con la connivenza del personale, hanno sospeso l'erogazione dell'acqua al mio fondo dal 1997, senza nemmeno la dovuta delibera ( che motivazione legale potevano addurre?). Tre esposti alla regione Siciliana, una interrogazione parlamentare, e l'intervento di Rai tre non sono piaciuti ai politici ed al Consorzio, che sta cercando con tutte le sue forze di continuare a non erogare al mio fondo l'acqua dovuta e nel contempo a non risarcirmi i danni dovutimi. In sede penale esistono verbali della Finanza Tributaria, corredati di fotografie, e verbali dei carabinieri che documentano l'esistenza di sarcinesche abusive di bloccaggio e di deviazione dell'acqua consortile, ed un procedimento penale soltanto per tre consorziati, senza incriminare i respnsabili del Consorzio di bonifica 9 di Catania, ( sono intoccabili!). Detto procedimento e'stato poi criminalmente archiviato perche'detti manufatti abusivi non sono prova dell'intezione di rubare acqua irrigua!!!!!!!!!!!
Ed io? Io ho invece subito dagli squallidi magistrati del tribunale di Catania, sezione distaccata di Belpasso,un processo durato 9 anni per asserito furto di acqua irrigua, senza alcuna prova che io avessi commesso detto reato, per l'inesistenza delle vittime di detto reato (nessuno mi aveva denunciato o aveva segnalato al Consorzio che io gli avevo rubato l'acqua irrigua e non esisteva nessun verbale degli acquaioli attestante detto furto) ed anzi con la prova documentale di atti del medesimo Consorzio, che invece i due testimoni falsi, che non avevano nemmeno loro denunciato un furto di acqua nei loro confronti, avevano riceuto piu' acqua di me. Per di piu' nei loro fondi esistevano due manufatti abusivi per la deviazione ed il furto di acqua. Quando io, dopo la falsa informazione del mio avvocato ( vergogna!!!) che non potevo chiedere di parlare durante il processo ed il suo tentativo di non farmi portare in udienza, ne' di depositare le audicassette che documentavano ulteriormente la falsita' della denuncia,( fior di soldi ricevuti senza rilasciare fatture), ho presentato una memoria di 45 pagine chiedendo l'inoltro degli atti alla Procura della Repubblica, la denuncia e' stata archiviata per prescrizione ( sic!), ma ancora falsamente accusandomi di avere commesso il reato. Mi sono appellata alla sentenza rinunciando espressamente alla prescrizione, e chiedendo di essere condanna, o assolta con formula piena, nonche' naturalmente l'inoltro degli atti alla Procura della repubblica per falso ed altri reati nei confronti del commissario denunciante Consorzio e dei testimoni falsi, depositando oltre 40 documenti, ma la mia denuncia e' stata archiviata, nonostante la mia opposizione, con la criminale e calunniosa motivazione che io non avevo dimostratto la mia innocenza!!!!.
Questa e' soltanto una piccolissima parte degli abusi subiti e subendi dai magistrati di Catania, senza contare la criminale copertura,da parte di giudici di Catania distaccati a Nicosia di una truffa alla CE che da 20 anni un certo Liuzzo fa utilizzando 21 ettari di fondo con un eclatantemente falso contratto verbale di affitto. Ed una condanna alle spese di oltre 10.000 (diecimila euro) a favore dell'unico figlio di Liuzzo che ha stuadiato ed e' diventato avvocato.
Ed un rogito notarile falso che vendeva ad un figlio di questo Liuzzo 15 ettari di detto fondo anziche' 6 ettari, redatto da chi? Indovinate, io ve lo diro' alla prossima puntata.