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Cosimo Aiello, baby pensionato e asso pigliatutto

Cosimo Aiello a sinistra - foto dal web

E’ andato in pensione molto tempo prima del compimento dell’età prevista dalla legge per tutti gli altri ma questo non gli ha impedito di essere una specie di assopigliatutto di incarichi, consulenze e prebende. In barba alla legge che espressamente lo vieta, alla crisi, ai traballanti bilanci della nostra regione, a quelli degli enti ad essa annessi e connessi e, infine, ai sacrifici richiesti a noi comuni mortali. Parliamo di Cosimo Aiello, commissario all’Autorità Portuale di Catania, posto di sottogoverno di alto stipendio/prestigio.
Ne ricostruisce il curriculum Mariano Maugeri in un articolo su Il sole 24 ore. 53 anni, laurea in economia, alla regione dal 1989, dove la sua scalata si conclude come dirigente di terza fascia. A soli 51 anni e con 23 anni di servizio, però, la legge 104 gli consente di andare in pensione per assistere la madre ammalata. Con uno sconto di 14 anni sul requisito della vecchiaia e addirittura di 17 su quello dell’anzianità.
Ma non basta, la nomina di capo di gabinetto avvenuta nei mesi precedenti al pensionamento gli frutta, inoltre, un aumento del vitalizio. La cura della madre non ha assorbito a lungo le energie e il tempo del solerte ex funzionario regionale o, forse, è stata la morte della signora a dargli la possibilità di assumere altri incarichi.

I seguenti: la consulenza per l’attività contabile economica e amministrativa presso il teatro Massimo Bellini con un compenso di 48.000 euro, la poltrona di commissario straordinario dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e dell’ERSU, l’ente regionale che gestisce milioni di euro per servizi universitari.
Ciliegina sulla torta delle prebende, la nomina di Aiello a Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Catania, con un appannaggio, secondo il sole24ore, superiore ai centomila euro annui.
Ma la magistratura contabile ha avuto da obbiettare qualcosa e ha depositato un atto di citazione per danno erariale nei confronti di Mario Centorrino, allora assessore della Giunta Lombardo, che conferì l’incarico ad Aiello.
Secondo il procuratore Generale presso la Procura della Corte dei Conti la nomina all’Ersu sarebbe illegittima “in manifesta violazione della normativa che vieta il conferimento di incarichi a favore di soggetti che ottengono di andare in pensione prima del compimento dell’età prevista dalla legge”.
Grave la colpa – sostiene il procuratore – con cui fu conferito l’incarico, aggravata dalla “grossolana superficialità nell’applicazione delle norme di diritto che, con cadenza, hanno vietato di conferire incarichi a soggetti in regime di pensione anticipata di anzianità”.

Argo

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  • Il danno erariale causato da Cosimo Aiello per i fatti ERSU è solo una goccia del traboccante vaso dei gravi danni economici , occupazionali ed ambientali che Aiello ed i suoi degni compagni, si apprestano a riversare su Catania con il piano regolatore portuale ed il milione e mezzo di metri cubi di edifici tra la città ed il mare. Ai cittadini che si chiedano a cosa servano tanti edifici vista la pesante crisi del settore, spieghiamo che Aiello ed il Ministro Passera che lo ha nominato su Catania sono legati dalla comune competenza finanziara-immobiliare grazie alla quale Aiello ha potuto vendere al giusto prezzo e riaffittare a quel giusto canone che tutti noi Siciliani sopporteremo e pagheremo a lungo , parte del patrimonio immobiliare della nostra Regione.
    E’ quindi evidente perché finora Aiello abbia recintato con guardie private il porto pubblico di Catania, abbia permesso la devastazione della Plaia e del Torrente Acquicella, si sia infischiato della perdita della MSC e della Costa Crociere e della trasformazione in centro commerciale privato del pubblico edificio delle Dogane , che resta la sede naturale ed efficiente di quella Stazione Marittima che Catania è l’unica città di 1° classe portuale in tutta Europa a non avere.
    A tale dis-valore di comportamenti corrisponde il bis-valore cartolare dei suddetti edifici che assomma ad oltre due miliardi di Euro che per la loro entità, costringono a dedurre due sole alternative :
    1° Verranno garantiti da altre sorprendenti ipoteche bancarie, a Catania uniche al mondo, su pubblici beni demaniali;
    2° Verranno fuori da apposite lavanderie.
    Domande:
    A) Se lo è mai chiesto il Commissario Aiello ?
    B) Se lo chiede oggi il Sindaco Bianco che ha delegato a decidere sul porto in questi giorni l’Assessore Di Salvo assiduo del salotto a lui comune Virlinzi-Leanza-Lombardo-?

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