Prima l’Isola della Correnti, oggi i “laghetti” di Cava Grande. Una maledizione sembra abbattersi su alcuni dei più bei siti naturalistici della Sicilia, presenti nel siracusano. Diversamente dalle favole, però, in questo caso non ci sono orchi cattivi. Più semplicemente, interessi economici e speculativi sembrano farla da padroni.
Come scrive Giovanni Scalia sul Giornale Siracusa, “la riserva naturale Cava Grande del Cassibile (SIC ITA090007) […] i delicati e unici ecosistemi […] corrono un gravissimo pericolo”. Un pericolo determinato dalla scelta della SOAmbiente di “aprire, prosegue Scalia, una discarica a Stallaini in una cava di pietra dismessa ubicata a soli 350 m dalla riserva e a 80 da uno degli affluenti del fiume Manghisi”.
In effetti, il governo regionale aveva revocato tutti i permessi, revoca confermata dal TAR di Palermo, ma il Tribunale di Appello ha dato ragione all’azienda.
Chi è stato almeno una volta nella riserva ricorda tanta fatica, soprattutto nel momento della risalita, ampiamente ricompensata dall’aver passato una giornata in un luogo che non è eccessivo definire ‘magico’, in qualunque direzione si decidesse di andare.
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Fortunatamente, tante associazioni (Acquanuvena, Albergatori di Noto, Natura Sicula, Case Sparse nell’Agro Netino, Ente Fauna Siciliana, Noto Ambiente, Paesaggio è Futuro, Sciami, e rischiamo di dimenticarne qualcuna) non sono state disponibili a far finta di nulla.
La discarica, proprio, non la vogliono. Innanzitutto perché in essa possono essere conferiti amianto, rifiuti solidi prodotti da operazioni di bonifica dei terreni, metalli non ferrosi e non meglio identificati, rifiuti non biodegradabili.
Ma, anche, perché il piano paesaggistico nella zona di Stallaini vieta esplicitamente di realizzare discariche. Conseguentemente, fanno appello all’Amministrazione comunale di Noto di fare quanto in suo potere per opporsi a questa operazione che, peraltro, produrrebbe anche gravissimi problemi economici, visto che i “laghetti” rappresentano una grande attrattiva turistica.
Chiedono a tutte le amministrazioni locali cointeresssate di concordare, coinvolgendo anche i parlamentari siciliani, le azioni da intraprendere. E, infine, alla Sovrintendenza di Siracusa di revocare, alla luce del piano paesaggistico, il permesso frettolosamente concesso.
In sostanza, tocca ancora una volta alle associazioni e ai volontari il compito di difendere concretamente la nostra Costituzione che “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” (art.9) e il nostro diritto alla bellezza.
Non se ne può più di questa forma di abusivismo legalizzato! La Sicilia è un tesore inestimabile che con un turismo ecosostenibile potrebbe campare benissimo senza neanche una traccia di industria pesante e le conseguenti discariche, spesso tossiche!
Se devo firmare qualcosa per dare il mio sostegno contro questo scempio saro’ la prima a farlo. fatemi sapere….è solo una grande vergogna!!!!!
Quale differenza di civiltà fra l’italiana e la turca. E da dire che per noi dire “turco” significa varbarie. In turchia per difendere un giardino si sono fatti uccidere. No comment!!!
Dobbiamo finirla di guardarci attorno senza far nulla inviami difendere con tutte le nostre forze il nostro territorio, dobbiamo mandare via queste iene che approfittano per arricchirsi.dobbiamo farlo per noi e per i nostri figli
Ma il presidente Crocetta dove è?!
Sono sempre più disgustata dalle scelte sbagliate che persone sempre più corrotte prendano queste decisioni a discapito di un patrimonio comune.
Conosco quel luogo indescrivibile per la sua bellezza e pecularietà. E’ un mix di natura e magia e quello che leggo mi fa molto male. Non riesco a capire come si possa solo pensare di rovinare un sito naturalistico così!
Non meritiamo quello che abbiamo.
Meritiamo solo terremoti e tsunami, che spero prima o poi buttino giu’ le porcherie che abbiamo fatto.
L’unico modo per fare cessare questo scempio e’ creare l’interesse a farlo! Con la differenziata si creano utili a favore delle aziende che smaltiscono i rifiuti, e che li acquisiscono a basso prezzo. Importante e’ anche la creazione di posti di lavoro per l’indotto. Penso che questo dovrebbe interessare anche per creare una catena di smaltimento dove gli interessi sarebbero esclusivi del sud. e della Sicilia!
Amo quel posto con tutto il cuore. Non è possibile essere così privi di sensibilità, di razionalità, di scrupoli. Sarebbe interessante (oltre che inquietante) sapere quali motivazioni il Tribunale di Appello abbia addotto per motivare il ribaltamento della sentenza di secondo grado. Se c’e’ da firmare o scendere in piazza o altro io ci sono
Difendiamo il nostro diritto alla natura a cui appartiene la riserva naturale del Cassibile
I giudici stanno consentendo una porcata di dimensioni epocali,qualsiasi atto e azione deve essere posto in essere per fermare questo abominio.
IL BELLO CHE APPAINO ARTICOLI INTERI SULLA SICILIA (GIORNALE) DOVE NON SI CAPISCE COMA MAI AL NORD, ESEMPIO LE DOLOMITI IL TURISMO è FIORENTE E NELLA BELLA TRINACRIA STENTA A DECOLLARE, PER FORZA SE SI CONTINUA A STUPRARE LA MIA TERRA CHE CAVOLO SI PRETENDE, FIN QUANDO AI TRIBUNALI GLI SI PERMETTE TUTTO QUESTO CARI SICULI EMIGRATE EMIGRATE. OPPURE LA LOTTA A SUON DI POMODORI….
Incredibile solo il pensiero. La discarica li… Ma la facessero a casa di questi signori. Se c’è da firmare qualcosa per bloccare… Sono pronto!
A munnizza va ieccatilla a tò casa. Ci fai chiù fiura! (antico proverbio ANTImafia!)
Marcello Scurria
MA SONO IMPAZZITI, MA CHE SCHIFO è???????? IL TRIBUNALE D’APPELLO SI FACCIA LA DISCARICA DENTRO LA SUA AULA INVECE DI AUTORIZZARE LO SCEMPIO DI PATRIMONI AMBIENTALI DI RILEVANZA EUROPEA
Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…………..ma cosa aspettiamo per ribellarci veramente, per dire no allo scempio quotidiano che si compie ogni giorno sotto i nostri occhi?
Vergogna, sono Francese e noi abbiamo la Corsica e assicuro che una cosa del genere no serebbe possibile. I Francesi sanno fare sentire la voce del popolo. Questo posto Cava Grande e nostro e dobbiammo difenderlo. Fattemi sapere dove si deve firma la ‘Petition’ e sono anche pronto a manifestare davanti ai Beni-Culturale di Siracusa.
E io che credevo che un Funiculare sarebbe stato realizzato un giorno o l altro. 🙁
non è che qualcuno del tibunale avesse qualche interesse?non mi meraviglierebbe affatto!!certo che ..noi italiani siamo…furbi.!.abbiamo delle bellezze e tesori immensi,potremmo vivere di prepotenza,altro che debito pubblico!!
è un vero schifo,abbiamo governanti che pensano solo a fare le primedonne ed alle loro tasche, e d’Italia non glie ne frega un ca…siamo tutti dei (a Genova dicono ”belinoni”) da voi teste di m..
basta una partita di pallone e mettono tutti a tacere!,questa è la mia opinione. Chi può comunque combatta.
Non si può deturpare un paesaggio così.Anche noi abbiamo apprezzato la bellezza incantata di quel luogo!
Mentre ci sono, perché i giudici non danno l’ok per spianare il teatro greco di Siracusa così ci fanno un bel campo da golf e per buttare giù il Duomo così possono costruire un parcheggio multipiano??
Direi che i giudici che hanno dato l’ok per la discarica dovrebbero vergognarsi!! Ma se hanno dato l’ok, è probabile che non sappiano cosa sia la vergogna!!
La gente del nord si fa bella dicendo che loro valorizzano i loro monumenti (anche naturalistici) e che non hanno discariche come da noi…certo, la loro spazzatura viene inviata nelle altre regioni!! E da sempre i governi succedutesi hanno sempre favorito il nord!! Se cercano di affossare sempre più il Sud è perché sanno che qui c’è più storia, bellezze naturali, miglior cibo (oltre che variegato)…insomma, il Sud ha molte più attrattive del nord.
W IL SUD!
W LA SICILIA!
Sconvolto da quanto ho letto sulla revoca, devo dire che come al solito in sicilia la schifosa mafia vuole sopraffare ma spero che questa volta lotteremo con tutte le nostre forze per impedire che un paradiso terrestre come questo venga distrutto. Sono siciliano e amo la sicilia e tutti i suoi luoghi più belli. Vado almeno una volta l anno ai laghetti e non posso credere ed accettare che per colpa di qualche deficiente si debba intaccare negativamente un luogo paradisiaco come cavagrande.