COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta scendono insieme in piazza i movimenti che lottano per la difesa della salute e del territorio contro le grandi opere inutili, dannose ed imposte ai cittadini:
Un mese di mobilitazione in cui faremo sentire le nostre voci all’unisono, in cui ricorderemo nuovamente che le lotte contro il ponte sullo stretto, contro il TAV in Val di Susa, e contro il MUOS in Sicilia si intrecciano naturalmente in un’unica battaglia per la difesa dei beni comuni.
Diverse sono le specificità delle nostre lotte ma un filo rosso le unisce nei comuni obiettivi di fondo e nelle forme di una protesta la cui forza è continuamente alimentata da un’ampia partecipazione popolare.
Le nostre lotte hanno un forte legame con quelle per il lavoro e per la difesa dei diritti, unite purtroppo anche dalla stessa dura repressione, mentre rimane inascoltata la domanda sempre più urgente di una democrazia in cui cittadini possano decidere del loro futuro.
Una democrazia incompatibile con le grandi opere che devastano territori e utili solo ad alimentare il grande business del malaffare sottraendo risorse pubbliche alla sanità, alle pensioni, alla scuola, alla cultura, alla messa in sicurezza del territorio e degli edifici; una democrazia che rifiuta l’occupazione militare di vaste aree del nostro paese per preparare nuove micidiali guerre in tutto il mondo.
Difendiamo la nostra terra, e difendiamo il nostro futuro!
Facciamo appello a tutte le realtà che lottano contro le grandi opere inutili a mobilitarsi con noi promuovendo iniziative nel proprio territorio
Movimento NoPonte, Movimento NoTav, Coordinamento regionale dei comitati NoMuos
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BASTA CON IL "NO" A TUTTO! Noi cittadini contribuenti vogliamo luce, gas, riscaldamento, reti fognarie, strade pulite, infrastrutture di collegamento viario, reti ferroviarie decenti e treni veloci che arrivano in orario salvando il tempo di chi lavora ma, queste pseudo associazioni antiprogressiste, politicamente pilotate, contestano pervicacemente l’avvio di qualsiasi opera necessaria a far sì che poi ci siano energia ed infrastrutture adeguate per tutti.
In Italia si dovrebbe «recuperare l'autorevolezza delle Istituzioni» ed impedire a questi “movimenti” di esercitare questo tipo di terrorismo che ha già fatto e continua a fare male agli Italiani arrestando lo sviluppo economico ed occupazionale dell’Italia e della Sicilia in particolare opponendosi a tutto, che si tratti di rifiuti o di energia o bonifiche oppure Tav o infrastrutture viarie, di esempi di opere fermate dai «NO» ce ne sono ben oltre 300 in Italia.