Mentre anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil chiedono ad un’Amministrazione ormai sul viale del tramonto di riaprire il confronto sul Piano regolatore di Catania, la cui definizione potrebbe avere ricadute sull’occupazione, riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato, a firma del WWF e della LIPU, nel quale vengono formulate delle proposte sui criteri generali che dovrebbero ispirare la discussione sullo strumento urbanistico che deciderà per i prossimi decenni uno degli aspetti più rilevanti della città.

 WWF e LIPU chiedono una netta svolta rispetto alle scelte del passato

TRASPARENZA: L’Italia sta cambiando ed i cittadini chiedono sempre più trasparenza e vogliono attivamente partecipare all’amministrazione delle nostre città.
Oggi si discute di nuovo Piano regolatore ma ancora all’interno degli uffici del Comune. Sono stati coinvolti solo alcuni Ordini ed alcune Associazioni; è sicuramente importante, ma i cittadini? Chiediamo una vera trasparenza sui contenuto del Piano attraverso la pubblicazione su internet della proposta di PRG oggetto di valutazione negli uffici comunali.
CONSUMO DEL SUOLO: Le aree libere hanno un valore attuale e potenziale che il cemento distrugge per sempre. Prima di prevedere ulteriore cementificazione e consumo del suolo devono essere esplicitate e valutate tutte le possibili alternative.
Sebbene sia di difficile attuazione in una situazione di crisi finanziaria chiediamo che premessa del nuovo PRG sia il riconoscimento del valore del principio zero consumo del suolo. Tutelare il nostro paesaggio è essenziale anche per promuovere un vero sviluppo economico di lungo periodo basato sul turismo: i turisti non cercano territori distrutti e banalizzati dai soliti palazzoni di cemento che tanto piacciono a chi per anni ha distrutto il nostro ambiente.
Zero consumo del suolo infine vuol dire anche un reale impegno per la riqualificazione dei quartieri attualmente trascurati.
RISCHIO SISMICO: E’ triste ma doveroso ricordare che siamo in una zona altamente sismica. A Catania qualsiasi Piano Regolatore degno di questo nome deve mettere al centro della pianificazione una politica di tutela e prevenzione dal rischio sismico prevedendo aree di fuga e riqualificazione dell’esistente. Corso Martiri della libertà è stata riprogettata senza tenere sufficientemente conto di questa esigenza di sicurezza, non ripetiamo lo stesso errore.
OASI DEL SIMETO: LIPU e WWF ritengono che il nuovo PRG, assoggettato a VAS, non possa prescindere dalla Riserva Naturale Oasi del Simeto. Soprattutto se si tiene conto che il Comune ad oggi non ha ancora redatto il Piano di utilizzo dell’area di preriserva della riserva così come previsto dalla legge 98/81 sulle aree protette. La riserva se ben gestita oltre al grandissimo valore naturalistico può diventare il polo di attrazione di un turismo naturalistico di grande importanza in diversi paesi europei.
APERTURA DELLA CITTA’ AL MARE: un importantissimo obiettivo da raggiungere il prima possibile. Ma prima di parlare di abbattimento degli Archi della marina (di cui dovrebbe essere preventivamente valutata l’importanza storico culturale), perché non aprire il porto alla città, togliendo quel bruttissimo muro che lo circonda? Perché non indirizzare il porto prevalentemente al turismo togliendo containers e silos e rendendolo un valore aggiunto per la città invece che un ostacolo al suo sviluppo turistico? Perché non prevedere la demolizione dei “palazzacci” costruiti tra la città ed il mare all’interno del porto? Non vorremmo che abbattuti gli archi della marina, ci trovassimo in cambio solo con una strada a due corsie e tutto il resto lasciato come oggi.
TARGET SUI CONSUMI ENERGETICI: Il Piano regolatore a nostro parere dovrebbe fissare gli obiettivi quantitativi alla riduzione dei consumi energetici dell’intera città negli ambiti della mobilità, dell’edilizia, delle condizioni climatiche esterne estive. Non una indicazione qualitativa quindi ma una indicazione quantitativa di quanto il nuovo Piano faccia ridurre rispetto alla situazione attuale in termini di consumi (e di inquinamento) del sistema dei trasporti, del sistema edilizio e soprattutto indichi di quanti gradi centigradi si prefigge di abbassare la temperatura estiva grazie al sistema di verde progettato.
Un Piano regolatore dovrebbe avere una connotazione, una tipologia di città alla quale punta: si vuole una città turistica, una città commerciale, una città industriale o cosa? E come?
La proposta sembra essere piuttosto un Piano regolatore di completamento: se i privati vorranno costruire nelle aree libere (cedendo al Comune una parte di esse) allora avremo i servizi ed il verde per tutti, se non si costruirà in tutte le aree libere non avremo un Piano!
Il Presidente WWF Catania, Maurizio Musmeci
Il delegato LIPU, Giuseppe Rannisi
 

Argo

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