Gli Uffici dell’Assessorato, a quella data, erano già a conoscenza dei bilanci delle Aziende relativi al 2011 e l’assessore non poteva non conoscere i problemi segnalati dall’on. Palagiano, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori e disavanzi sanitari, a seguito dell’audizione del presidente della sezione regionale della Corte dei Conti, Rita Arrigoni (vedi resoconto dell’audizione).
Due le voci che gravano maggiormente sui bilanci: sproporzionate spese per il personale ed enormi debiti con i fornitori, tali che praticamente nessun bilancio delle aziende sanitarie risulta in pareggio.
Il tutto aggravato, per cercare di far quadrare i conti sanitari, dall’intervento sulle addizionali fiscali (Irap e Irpef) e dal ricorso ai Fondi Fas (fondi destinati alla crescita e allo sviluppo e non alla copertura della spesa corrente).
L’intervento del Procuratore Carlino, anch’egli presente all’audizione (vedi Quotidiano Sanità), “ha riguardato le ipotesi di danno erariale accertate nei confronti dei soggetti che operano negli enti e aziende del Servizio sanitario regionale. In particolare, è stata evidenziata la pericolosa e frequente omissione dell’obbligo di denuncia da parte degli amministratori e degli organi di controllo. Su 823 istruttorie aperte, solo il 33% ha riguardato illeciti segnalati dall’amministrazione, mentre il restante è stato avviato in base a notizie stampa o su istanza di cittadini, sindacati e fornitori.
“Rispetto alla cifra complessiva delle istruttorie aperte, infine – ha concluso Palagiano (vedi ancora Quotidiano Sanità) – la cifra interessante riguarda la gestione del personale, che è all’origine del 26% delle richieste di danni: in generale si tratta di violazione del rapporto di esclusiva, esercizio abusivo della professione medica, intramoenia allargata e mancata fatturazione. Insomma, un malcostume che sembra ampiamente diffuso”.
Un dato positivo è invece la diminuzione di ricoveri inappropriati. Troppo poco a fronte di tante criticità. Ci auguriamo che il neo Assessore Lucia Borsellino cerchi di risolvere i problemi evidenziati dalla Corte dei Conti e non ceda alle facili autocelebrazioni che potranno essere smentite da relazioni e audizioni, come è accaduto in questo caso.
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La Corte dei conti è andata a vedere il bluff dell'ex assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, mettendo in luce la sua “finanza creativa”. E' il crollo di uno dei miti della nefasta Giunta Lombardo.
Sul Messaggero di oggi vedo una classifica "per Regioni" dei posti letto da tagliare nelle strutture ospedaliere. La Sicilia e l'umbria sono le uniche regioni che possono aumentarne il numero. In realtà la Sicilia deve tagliarne del tipo urgenza e può aumentarne del tipo lunga degenza. Il saldo però è positivo, cioè può creare circa 500 posti letto. Il Messaggero è anche online (mi sembtra) e quindi puoi vederlo. Significa che Russo ha tagliato troppo? In tal caso non di propaganda si sarebbe trattato. O si tratta di una carenza cronica per favorire i privati? Io non sono in grado di dirlo. Tutte le altre regioni, comprese le virtuose, debbono tagliare. Quanto ai dati esposti dall'articolo possono certamente smentire parzialmente il valore di certi risultati conseguiti, oppure ridimensionarlo, ma mancando dei valori di trend non chiarisce se M. Russo ha migliorato la situazione che aveva trovato o no. Cambia un po' le cose, non credi? C'è solo un accenno ad una pesante situazione trovata: 900 MLN di disavanzo annuo... Insomma l'articolo è utile, ma potrebbe dirci meglio come stanno le cose. Se si critica una gestione per i valori assoluti al momento senza valutare le variazioni secondo me si fa un'operazione scorretta. La Corte dei Conti fa le sue rilevazioni anche sulle altre regioni. E se queste rilevazioni possero pure negative? Insomma, le valutazioni vanno fatte ragionando bene sui numeri. In ogni caso un articolo utile e spero anch'io che la Borsellino riesca a far meglio.
Il giudizio negativo sull'operato di Russo è legato soprattutto alla sua subalternità nei confronti di Lombardo, che ha adoperato la sanità siciliana come base precipua della sua ragnatela di clientele. La scacchiera dei sedicenti manager e dei primariati è stata usata, fino all'ultimo minuto, con finalità elettoralistiche che nulla hanno a che vedere né con la meritocrazia né con l'efficienza. Per il resto, come ci siamo detti già molte volte, la politica sanitaria non si può giudicare esclusivamente dai saldi. Cosa si deve tagliare e cosa no? A riguardo leggo qui un intervento di assoluto buonsenso che riguarda il Lazio. http://www.huffingtonpost.it/carlo-eugenio-vitelli/perche-la-spending-review_b_2121060.html
questo è un ottimo motivo per dire a questo Russo che deve andare via, sparire per sempre dal mondo della politica
Dietro l'immagine trasparente del suo lavoro si celano incontri con mafiosi-politici, gente condannata al carcere. bASTA!