COMUNICATO STAMPA
Il coordinamento catanese di Libera esprime tutto il proprio sostegno al dott. Giovanni Salvi, Procuratore della Repubblica di Catania
Il coordinamento provinciale catanese di Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, desidera esprimere tutto il proprio sostegno e la propria solidarietà al Procuratore della Repubblica di Catania dott. Giovanni Salvi e si augura che l’eccellente lavoro svolto dal Procuratore fino ad ora possa continuare negli anni futuri.
Con Salvi la lotta per la giustizia e per la legalità a Catania ha ritrovato forza e vitalità. La città ha riconosciuto autorevolezza ad un uomo che unisce alle capacità professionali un assoluto distacco dalle vicende del potere catanese. Perdere Salvi sarebbe un grave colpo per Catania.
Non parliamo qui solo dei notevoli successi nella lotta alla mafia, registrati negli ultimi mesi.
Dal suo insediamento, Salvi ha curato gli aspetti organizzativi dell’ufficio, affidando i reati per i quali non è necessario effettuare indagini particolari al personale specializzato in tale settore. É stato così possibile consentire ai sostituti di dedicare tempo alle indagini più complesse.
Egli ha dato nuovo impulso ai gruppi di lavoro, partecipando personalmente alle riunioni per consentire ai sostituti un continuo scambio di informazioni, favorendo il confronto e l’approfondimento delle tecniche di indagine.
Salvi si è interessato del carcere di Piazza Lanza, attivandosi per la ristrutturazione di un reparto fatiscente in cui i detenuti vivevano in condizioni disumane, ed ha accolto le associazioni di volontariato, interessandosi personalmente della destinazione di un bene confiscato già assegnato al centro Astalli come ricovero dei senza tetto.
Sotto la sua guida l’atmosfera in Procura è nettamente migliorata. La sua autorevolezza d’altra parte, è riconosciuta dai tanti che lo hanno invitato a partecipare a convegni su vari temi legati alla legalità e all’impegno antimafia.
LIBERA Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
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a prescindere dalle cose fatte da Salvi credo siano altri i motivi dell'adesione alla sua nomina. Si nutrono timori per i locali che giustamente vengono ritenuti corresponsabili del degrado della città e dell'intera provincia. Mi assale tuttavia un sospetto: identica diligenza dai comitati locali è stata manifestata per i singoli cittadini vessati da provvedimenti ingiusti? E' stato denunciato il modo ed il tono di far politica dei parlamentari locali? E poi l'accusa sotterranea alla magistratura locale non dovrebbe emergere? IL diritto di parola e di critica da parte dei singoli magistrati non dovrebbe essere difeso? Il caso Ingroia credo sia molto evidente ed è opportuno parlarne.