COMUNICATO STAMPA
Il ministro Profumo non vara il decreto attuativo
Ha ottenuto una prima vittoria la mobilitazione dei docenti inidonei che sono rimasti in presidio per ben 12 giorni dalle 10 di mattina alle 19 di sera, presidio durante il quale la maestra Titti si è sottoposta ad un digiuno da cui è dovuta rientrare dopo un ricovero ospedaliero. Una mobilitazione organizzata e supportata dai Cobas a livello nazionale che ha indotto il Ministro Profumo a non varare il decreto attuativo che avrebbe comportato l’immediato trasferimento dei docenti nei ruoli del personale ATA.
I comunicati inviati alla Stampa dal Senatore Giuseppe Vita (PD) e dal Senatore Stefano Pedica (IdV) sono chiarissimi in tal senso:
“Grazie alla mobilitazione degli stessi insegnanti e al nostro impegno – afferma il senatore Vita- per intanto il ministro Profumo ha assicurato di avere a cuore la questione e di volerla approfondire meglio prima di dar luogo ad atti formali” (AGI 11 agosto 2011).
“La manifestazione che ho organizzato durante il consiglio dei ministri con i docenti che chiedevano giustizia ha avuto il suo effetto “, convincendo il ministro della Pubblica istruzione, Francesco Profumo, “ad aprire uno spiraglio di soluzione per gli insegnanti inidonei” (ADNKRONOS 11 agosto 2011).
Con il presidio permanente i docenti idonei ad altri compiti hanno innescato innanzitutto, e per la prima volta, una seria riflessione tra le parti in campo (inidonei, rappresentanti parlamentari e Cobas), che ha ingenerato consapevolezza relativamente ad una norma che stava per passare senza che fosse stata compresa in tutta la sua gravità perché colpisce duramente ed immotivatamente i docenti malati, che verrebbero prima licenziati e poi dequalificati. Gli incontri avvenuti mentre il presidio era in piazza hanno così determinato un vero e proprio cortocircuito tra la “necessità” di votare la fiducia da parte dei Parlamentari e lo strappo non ricucibile, con una parte della categoria, determinato dall’iniquità della norma stessa.
Gli insegnanti inidonei (nonostante i seri e gravi problemi di salute ) non hanno indietreggiato di fronte alle difficoltà, mettendosi in gioco direttamente e proprio per questo hanno preteso la concreta condivisione e il fattivo sostegno da parte di chi li ha affiancati.
Riteniamo, però, che questa sia solo una prima, piccola vittoria, abbiamo inviato già una richiesta di incontro urgente con il Ministro Profumo, aspettiamo il suo rientro per essere ricevuti e riprendere la mobilitazione per cancellare il provvedimento.
I Cobas, come sempre, sono al fianco dei colleghi e delle colleghe e dichiarano sin da ora lo stato di agitazione del personale inidoneo, con la convocazione di assemblee provinciali e regionali nelle prime due settimane di settembre e di un Convegno Nazionale CESP per sabato 15 settembre per fare il punto della situazione con gli avvocati e con i colleghi, che hanno partecipato alla mobilitazione di luglio/agosto venendo da tutta Italia per dare solidarietà a tutti e tutte le colleghe.
Roma, 12 agosto 2012
Anna Grazia Stammati (esecutivo nazionale Cobas )