Categories: Cinema

Cristina Comencini a Catania per Snoq

Un film sulla difficoltà di una madre. In sintesi estrema, e senza svelar troppo, questo è “Quando la notte”, pellicola che è stata proiettata giorno 24 di questo mese, al cinema King, alla presenza della regista, Cristina Comencini.

La proiezione si è svolta all’interno della rassegna “Donne in campo”, organizzata dal Teatro Stabile e dal comitato catanese di Se non ora quando? (SNOQ). La visione del film è stata preceduta da un’introduzione cui hanno partecipato la regista e scrittrice Cristina Comencini, tra le fondatrici di SNOQ, l’attrice Michela Cescon, il direttore del Teatro Stabile Giuseppe Dipasquale e, in rappresentanza di SNOQ Catania, Grazia Giurato e  Rita Palidda.

Cristina Comencini ha raccontato a un uditorio attento la ragione fondante del movimento “Se non ora quando?” che nasce come strumento di dialogo e di ricerca di valori condivisi che possano rifondare la politica, e, dunque, la società. Ha parlato delle donne italiane, che studiano molto e sono brave a scuola in un paese in cui i tassi di lavoro femminile sono bassissimi, e non perchè le donne facciano molti figli, essendo i tassi di maternità altrettanto bassi. Ha parlato dell’arte e della cultura, che ci mettono in contatto con la bellezza e ci rendono felici, ragion per cui vanno praticate e difese, soprattutto in un paese come il nostro, ricco dell’una e dell’altra, ma spesso immemore del loro valore.

C’era tanta gente, forse più interessata alla visione del film che all’introduzione, ma poco male. Il cinema è cultura e, parola di Cristina Comencini, la cultura è la pietra della convivenza civile.

“Quando la notte” è un film su una maternità problematica, e sulla solitudine di una donna, ormai non più in grado di porvi rimedio . Presentato l’anno scorso a Venezia, il film non ha avuto un buon riscontro di critica, forse a causa dei tempi lunghi e di qualche ingenuità nella trama. Ha però il merito di ricordare a tutto il pubblico che riesce a raggiungere che la maternità non dovrebbe essere un problema solo delle donne, ma di donne e uomini insieme.

Argo

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