Categories: Economia

Senza glutine, un'idea giovane contro la crisi

Una laurea in economia, trenta anni e tanta voglia di fare, di non farsi fermare dalla crisi. Così Simone si è lanciato nella avventura di aprire un laboratorio di produzione, e vendita, di prodotti freschi per celiaci, “Occhio al glutine”, nella zona Nord della città.
La bottega è stata scelta, tra le varie prese in esame, sulla base di una indagine di mercato, realizzata da lui stesso. Non entra in conflitto territoriale con le altre (poche) presenti in città ed è facilmente raggiungibile anche da chi proviene dall’interland. Dai paesi etnei, per esempio, ma anche da altri centri della provincia e, perchè no?, anche da fuori provincia, perchè alla parte alta di via del Bosco si accede dalla autostrada, senza bisogno di infilarsi nel traffico del centro di Catania.
Nel ponderare la scelta gli sono state utili le sue competenze di natura economica, anche se adesso è concentrato soprattutto nel maneggiare farine (senza glutine, evidentemente), creare forme di pane, farcire pizze e focacce, sbizzarrirsi nella creazione di vari tipi di biscotti.
Ma le sue mani non sanno fare solo questo. Quando ha deciso di buttarsi in questa avventura, ha preso in affitto una bottega in stato di abbandono e, con l’aiuto dei familiari e degli amici, ha picconato le pareti, ha messo mano alla cazzuola per rifare l’intonaco, ha tinteggiato e rifinito. Ha avuto bisogno anche di tecnici per gli impianti elettrici e idraulici ma, volendo ridurre al minimo i costi, ha dovuto massimizzare il suo lavoro personale.
Le spese comunque ci sono state: affitto, acquisto dei materiali per i lavori di ristrutturazione, arredamento essenziale e attrezzature fondamentali.
Adesso la bottega è aperta da circa un mese. E’ accogliente ed elegante nella sua sobrietà. Forse poco colorata e quindi non dà nell’occhio (a dispetto del nome..), ma “non è necessario -mi dice- perchè la gente arriva lo stesso, in genere anzi viene a cercarci perchè ha avuto l’indicazione da qualcun altro”. E’ scattato il passaparola, la forma migliore di pubblicità. Ed i risultati, ad oggi, sono superiori alle aspettative.
Stanno arrivando anche domande di cibi adatti a chi ha altri tipi di allergie o di intolleranze, al lattosio, per esempio, oppure alle uova. E Simone sta provando a realizzare prodotti specifici per questi clienti, in genere su ordinazione.
In attesa di valutare più attentamente il ritorno economico dell’attività, ha deciso di tenere i prezzi bassi, sempre in proporzione ai costi delle materie prime, che sono comunque alti.
Si sta muovendo per acquistare direttamente dai produttori locali, controllando più attentamente possibile che offrano garanzie di qualità. Anche questa è una scelta importante, la scelta di connettersi a chi sul territorio produce e fa imprenditoria, possibilmente sana.
La famiglia ha creduto in lui e lo ha sostenuto. E mentre i suoi fratelli (Simone è il quarto di sette figli) facevano insieme a lui i muratori, gli imbianchini e i falegnami, la sua casa si trasformava in un vero laboratorio in cui venivano provate la varie farine senza glutine presenti sul mercato. “La sera in cui, dopo lunghi e svariati esperimenti, è stato realizzato il primo pane con tutte le caratteristiche di gusto e morbidezza che cercavamo, abbiamo festeggiato tutti con un brindisi”.
La mamma lo collabora soprattutto nella comunicazione (al più presto ci sarà anche un sito) e nel rapporto con alcuni fornitori. Se le cose continueranno come vanno adesso, Simone potrà anche assumere qualcuno e dare quindi lavoro.
Fino ad ora niente soldi pubblici. Si è informato sulle procedure per avere qualche finanziamento ma è stato scoraggiato dalla lunghezza dei tempi e dalla mole di pratiche da sbrigare. Gli sono bastate quelle per ottenere le varie autorizzazioni….
Ha preferito partire subito rischiando in proprio, aiutato -anche sul piano economico- dalla sua famiglia. Si è rimboccato le maniche e sta provando a dimostrare, a se stesso e agli altri, che -se si ha l’idea giusta e si lavora sodo- anche oggi, in tempi di crisi, un giovane ce la può fare…

Argo

View Comments

  • Un esempio da seguire.
    Non da copiare come il caso delle "lavanderie a gettone" degli anni 60 che gettarono sul lastrico gli "sperti" invidiosi incapaci di pensare.

  • un grosso augurio a Simone per l'ardore e la passione messa. Sono sicuro che sarà un successo, e soprattutto auguro che possa far lavorare almeno un altro giovane

  • Ottima iniziativa ,conosco molto bene il problema cibo per celiaci,sia perchè sono uno studente di Farmacia sia perchè mio padre lavora in un laboratorio per celiaci, da circa 6 anni.Negli ultimi anni c'è un po di crisi anche in questo settore dovuto alla maggiore reperibilità di tali prodotti (farmacie e ultimamente anche nei più grandi supermercati).
    In bocca al lupo e buon lavoro.

  • Conosco Simone, sta facendo davvero un buon lavoro, e i prodotti, a sentire i clienti, sono veramente buoni, ieri sera ha sfornato delle brioches davvero super e i celiaci sanno che è un prodotto molto difficile da realizzare, inoltre ho sentito alcuni dire che, da quando mangiano questi prodotti, stanno finalmente bene e hanno ripreso l'appetito. Auguro a Simone di diventare una grande impresa e dare lavoro a molti giovani della città ( già ha una dipendente che lavora con lui). Auguri!!!

  • Conosco la mamma di Simone, la sua intelligenza, la sua dinamicità, la sua integrità e, vedo, da quello che leggo del figlio, che si sono tramandate. E' un bell' esempio per i giovani, soprattutto quelli che si trincerano dietro il "E' colpa di...". Auguro a lui tutto il bene e la fortuna che può desiderare.

  • Grande Simone,
    Quando sei laureato il lavoro non cade dal cielo, ma se sei bravo ed hai voglia di lavorare una laurea ti da i mezzi per inventarti un nuovo lavoro.
    I nostri complimenti e buona fortuna!

  • in tema di prezzi ,cosa costano i prodotti di questo novello piccolo imprenditore? Vorrei sperare che siano bassi e quindi accessibili alle tasche di tutti i celiaci e di quelli che vogliono gustare cibi senza glutine.

  • rispondo al post di lina, il pane, davvero morbido e squisito costa 8 euro al kg, tutti gli altri prodotti, brioches, pizze, tavola calda, pasticceria costano esattamente quanto quelli con il glutine, quindi non solo i celiaci ma anche le persone che non sono intolleranti ma vogliono mantenersi in forma possono acquistare questi prodotti.

  • Confermo! Tutto è buonissimo, gustosissimo e bello da vedere.Lo dico con cognizione di causa perchè ho avuto modo di gustare le prelibatezze di Simone. Ripetute volte ho mangiato i suoi dolci, le sue arancine...il pane... Tutto sempre semplicemente buonissimo!

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

1 giorno ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

3 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

5 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

1 settimana ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago