In una situazione di crisi generalizzata, queste manifestazioni, in prima battuta, sembrano esprimere una grande preoccupazione per ciò che sta accadendo e mobilitano, anche, cittadini giustamente angosciati per il loro futuro. In una regione, la Sicilia, che, peraltro, ha progressivamente perso insediamenti industriali (per ultimo Termini), posti di lavoro e che vede ancora tantissimi giovani emigrare in cerca di occupazione.
Certo, sarebbe utile riflettere sul perché si è giunti al disastro attuale, tanto più in una terra che è stata particolarmente generosa nel sostenere Berlusconi (la crisi non c’è, i ristoranti sono pieni) e le sue coalizioni. Così come sarebbe utile riflettere sul funzionamento della politica regionale, sempre più letteralmente controllata dal presidente Lombardo, ieri fedele alleato del PDL e della Lega Nord, oggi legato alle forze del “TerzoPolo”.
Sarebbe anche importante ragionare sulle politiche del governo Monti (sostenuto da PDL, PD e Terzo Polo) che, almeno per quanto riguarda il prelievo fiscale, continua a colpire principalmente il lavoro dipendente, in un Paese dove i gioiellieri dichiarano redditi inferiori a quelli degli operai.
In sostanza, una contestazione consapevole della situazione attuale non dovrebbe prescindere da un’analisi accurata del quadro generale, altrimenti si individuano obiettivi allettanti ma non praticabili, si fa solo demagogia, populismo, fatto tanto più grave, data la consistenza della crisi.
Ma i promotori di queste manifestazioni non dicono una sola parola su tutto questo. Nelle pagine Fb di questi movimenti si leggono solo proclami volutamente generici, ‘validi’ per tutte le stagioni “il movimento dei Forconi è un Movimento di agricoltori, imprenditori agricoli, commercianti, artigiani, è un Movimento Apartitico che fa gli interessi esclusivamente delle categorie interessate e che non ha appartenenze a nessun colore politico. Il Movimento dei Forconi è molto attento a quei Movimenti che sostengono in modo disinteressato quelle che sono le problematiche che il Movimento porta avanti nell’interesse della Collettività, sia di destra che di sinistra: lottiamo per i bisogni del popolo”.
Né mancano sue dichiarazioni (luglio 2011) come questa sull’ultima finanziaria del governo Berlusconi che svelano sino in fondo gli orientamenti del nostro “Nella manovra della finanziaria il governo Berlusconi salva più di un milione di aziende agricole sull’orlo del fallimento”.
Giuseppe Scarlata, il terzo fondatore dei “forconi”, non ha mai nascosto nel corso degli anni simpatie democristiane”.
Il paradosso è che nelle manifestazioni Zamparini, come i “Forconi”, si scaglia contro la grande distribuzione che rende i figli dei siciliani disoccupati e ruba risorse all’isola.
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…
View Comments
Mercoledì mattina mi trovavo in pescheria quando è arrivato un nutrito gruppo di questi manifestanti che provenivano dal blocco del porto e ho visto come, in meno di dieci minuti, con parole e gesti molto eloquenti hanno convinto quasi tutti i pescivendoli a sbaraccare. Con quei pochi che hanno resistito perchè avevano ancora troppo pesce da vendere, dopo accese discussioni sono giunti a una specie di compromesso : vendessero pure quel che restava ma, dopo, il blocco sarebbe stato obbligatorio anche per loro. Quando i manifestanti sono andati via, mi è sembrato di capire dalle espressioni accigliate e cupe sul volto dei pescivendoli che il messaggio era stato recepito e nessuno era non dico contento ma nemmeno convinto.
Alba, la tua testimonianza va messa a confronto con quanto scrive Mario Barresi sulla Sicilia "si moltiplicano le adesioni spontanee"....
Per chi non lo avesse capito quello impartito ai pescivendoli era un ordine. Gli scioperanti non fanno accordi e non vanno via dopo avere dato istruzioni....