Volete vedere la mostra dei 59 dipinti dell’arte russa degli inizi del XX secolo, a Palermo? Informatevi preventivamente dello stato di salute dei custodi perchè le loro assenze per malattia determinano la chiusura di una o due (su tre totali) sale espositive, impedendovi di ammirare le opere di Kandiskij, Chagall ed altri autori russi, le cui opere erano esposte nella sala che il pomeriggio del 27 dicembre rimase chiusa per mancanza di personale.
Ci riferiamo all’ “evento culturale di assoluto richiamo che corona la scelta lungimirante e di grande spessore culturale della Regione siciliana di partecipare all’anno della cultura russa in Italia e della cultura italiana in Russia”, come dichiara il Presidente Raffaele Lombardo, che si tiene al Reale Albergo dei Poveri di Palermo, Corso Calatafimi 217.
Il personale presente ha tenuto a precisare che era anzi una fortuna che fossero rimaste aperte 2 sale perché i due custodi presenti avrebbero dovuto presidiare entrambi solo una delle tre sale, considerato l’alto valore delle opere esposte. E l’impressione è stata che dal 3 dicembre – giorno di apertura – questa circostanza possa essersi verificata altre volte.
Non è possibile neanche aspettare l’arrivo della primavera, auspicando una diminuzione degli stati influenzali, perché la mostra, promossa con il sostegno finanziario dell’Unione Europea, avrà termine il 20 marzo 2012.
Forse occorrerebbe informare il Console Generale della Federazione Russa a Palermo, Vladimir Korotkov, che ebbe a dire “Sono sicuro che questa mostra sarà memorabile e apporterà un grande contributo allo sviluppo dei rapporti culturali nell’anno bilaterale Italia-Russia 2011”.
Qualora decidiate di tentare la fortuna, fino al 7 gennaio – in due sale attigue – è possibile vedere la mostra fotografica “Prospettiva Russia”. “Gli autori sono Victor Akhlomov, padre della fotografia russa contemporanea che espone per la prima volta in Sicilia, e Gabriele Lentini, fotografo italiano che da anni opera in Russia…: due sguardi diversi che nelle foto si accomunano nell’identica percezione dell’animo russo, fissato in frammenti di quotidianità, in momenti di religiosità popolare, in istanti di vita catturati dall’occhio della macchina fotografica”.
Ovviamente – non per porre in secondo piano le bellissime foto – il personale di queste due sale non poteva essere distaccato a presidiare la sala dei dipinti.
L’orario è 9-13 15-19, escluso festivi. Sulla locandina i riferimenti telefonici, qualora non vogliate correre rischi.
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