Sullo schermo del cinema King, presentato da Marisa Distefano e da Carlo Lo Giudice, è stato proiettato “Altra Europa” di Rossella Schillaci (Italia 2011), premiato a Salina con l'”ITALIA.DOC“, ex equo con “Heroes and Heroines – A day in Kathmandu” di Danilo Monte e Filippo Papini (Italia 2011). Ecco la motivazione:”Per lo sguardo lucido e sincero del racconto, per un approccio visivo mai invadente del vissuto quotidiano di chi non ha nulla se non sé stesso e di chi spontaneamente cerca di supplire ad uno Stato assente. Per la capacità non comune di aver saputo sviscerare le privazioni e le umiliazioni che tanti esseri umani sono costretti a subire, sotto l’indifferenza di chi invece dovrebbe garantire loro i diritti e, nonostante ciò, riuscendo ad esaltarne la profonda dignità”.
Il film racconta l’odissea di circa 300 rifugiati somali e sudanesi che nel novembre del 2008 occuparono una vecchia clinica abbandonata e fatiscente situata in un quartiere operaio di Torino. Ma i rifugiati vogliono costruirsi in Italia un’alternativa e si impegnano in corsi di avviamento al lavoro e nello studio dell’italiano. “Vorrebbero raggiungere un’altra Europa ma -racconta Rossella Schillaci- sono bloccati qui per via della legislazione europea. ll film segue le loro vicende, fino allo sgombero disposto dal prefetto e alla sistemazione dei rifugiati in una vecchia caserma. “Ho incontrato molti giovani, somali o sudanesi, della mia età o molto più giovani di me, – dice la regista- che vivevano in condizioni difficili, ma non erano rassegnati. La loro forza e determinazione a vivere in Europa, dava loro l’energia necessaria per andare avanti. Hanno superato il confine del Mare Mediterraneo, Allah li ha tenuti in vita, ora sono in Europa e sono qui per farcela.”
Forse più avanti potremo vedere anche a Catania gli altri documentari premiati a Salina. La giuria del Concorso Internazionale CONFINI e ORIZZONTI, presieduta da Riccardo Tozzi, ha assegnato il Premio Tasca d’Almerita (5000 Euro) a due film: Tahrir di Stefano Savona (Francia, Italia 2011) e Women of Hamas di Suha Arraf (Nashot Ha’Chamas – Israele, Palestina, Germania, 2010). Una Menzione Speciale è andata al film Le ciel en bataile di Rachid B. (Wild Sky – Francia, Svizzera 2011). Ha vinto il Premio del Pubblico di Salina My name is Ahlam di Rima Essa (Esmi Ahlam – Palestina, 2010).
Aspettando le altre proiezioni, intanto, Giovanna Taviani conquista il premio speciale della giuria al festival del cinema di Annecy con il suo “Fughe e approdi- ritorno alle Eolie tra Cinema e realtà“, racconto di una crociera fantastica, già presentato a Venezia. E il SalinaDocFest in novembre porta la Primavera araba all’Accademia di Francia a Roma con uno spazio-laboratorio riservato alle immagini dei giovani filmaker tunisini protagonisti della rivoluzione. Superando e connettendo “Confini ed orizzonti”, che era poi il tema al centro dell’edizione del festival di Salina appena conclusa.
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