Hanno molto tempo libero e lo sprecano in modo banale. E’ quello che diciamo spesso dei giovani, senza chiederci quali occasioni di aggregazione e di impegno significativi vengano ad essi proposti. Se lo è chiesto un gruppo di amici di S. Agata Li Battiati, promotori di un’originale iniziativa di volontariato con un nome che è anche un programma, ‘Mettiamoci in gioco’.
Anche S. Agata li Battiati, non particolamente marginale come situazione economica, è infatti caratterizzata -come molte delle nostre realtà- da un diffuso disagio giovanile, legato soprattutto alla mancanza di centri di aggregazione. La risposta è venuta da una attività in cui i giovani, da ‘oggetto’ di attenzione sono diventati promotori e protagonisti di un ‘fare’, per sé stessi e a favore di altri soggetti, magari meno fortunati di loro.
Fra tutte le diverse attività previste dall’ atto fondativo dell’associazione, proprio il lavoro con i disabili è l’aspetto che ha dato i suoi frutti più rilevanti con la costituzione di una compagnia teatrale formata da 9 attori con sindrome di Down che hanno messo in scena, con gli opportuni supporti, “Oltre il limite”, uno spettacolo dedicato alla figura del noto deltaplanista catanese Angelo D’Arrigo.
Lo spettacolo ha già avuto oltre 90 repliche ed è stato portato in giro in molti teatri italiani, ottenendo diversi riconoscimenti. E’ stato rappresentato anche in sedi prestigiose come il Teatro Massimo Bellini di Catania e Taormina Arte.
Il successo di questa prima iniziativa di più largo respiro, assieme ad altre di carattere più locale, ha incoraggiato i responsabili dell’associazione a partecipare al bando del Fondo di perequazione delle fondazioni bancarie e del volontariato per il 2008, con il progetto dal nome “La Casa degli Originali Talenti”.
Obiettivo del progetto, per usare le parole di uno dei suoi principali animatori, Tino Di Mauro, è creare un punto di riferimento, un “luogo delle possibilità“, un luogo aperto e disponibile a tutti, in cui i volontari – insieme ai diversamente abili- possano esprimere e realizzare idee, pensieri, progetti.
Il progetto è stato elaborato con il partenariato del comune di S. Agata li Battiati, che ha messo a disposizione il terreno, e di altre associazioni di volontariato come il Mo.VI, Mani Tese Sicilia, Come Ginestre, Gruppo Volontarie Vincenziane, Ali nel Silenzio ed ancora il Centro per l’impiego di Tremestieri Etneo, e i servizi sociali del Ministero di Grazia e Giustizia di Catania.
Essendo risultato primo nella graduatoria regionale, ha ottenuto un finanziamento di ben 130.519,00 euro per realizzare e attrezzare la struttura prevista, una vera “casa” costruita in legno lamellare, dentro cui troveranno posto uno spazio di ascolto ed uno sportello rivolto ai disabili ed alle loro famiglie per offrire informazioni sulla normativa a tutela della disabilità. Sono stati inoltre previsti laboratori di teatro ed arti figurative, mercatino solidale di oggetti usati per promuovere il riciclo ed il recupero responsabile, spazio caffè, spazio multimediale attrezzato di computer ed altri strumenti multimediali a disposizione di chi voglia utilizzarli per ricerche e tempo libero.
Il primo dei due laboratori teatrali è già stato attivato e ha prodotto, in collaborazione con il “Teatro Instabile Di Aosta”, uno spettacolo dal titolo “Pelle” portato in scena lo scorso 17 giugno al Centro  ZO’ di Catania.
E’ anche stato attivato il progetto per la costituzione di un’orchestra di 13 elementi, giovani talenti (di età tra i 9 e 18 anni) che suonano jazz, che ha già avuto modo di esibirsi con lusinghieri risultati e che contribuirà, con i propri spettacoli, a reperire i fondi per gestire la casa.
A breve partirà il laboratorio di “flamenco“, indirizzato principalmente a persone con disabilità. Perchè non solo la manualità ma soprattutto l’arte, il fare arte,  è considerata un beneficio assoluto per tutti, soprattutto per chi è diversamente abile.
Parallelamente a queste attività, l’associazione ha ottenuto un altro congruo finanziamento, questa volta da parte della Fondazione “Con il Sud”, per un progetto che si propone di costituire una rete fra le tante organizzazioni di volontariato presenti nel territorio e predisporre momenti di formazione soprattutto per i giovani che si accostano all’esperienza del volontariato.
Un fervere di iniziative, dunque, un rilanciare continuo per allargare gli orizzonti, senza perdere mai di vista la concretezza e riuscendo a coniugare il fare e il pensare. Una dimostrazione pratica del fatto che il volontariato non debba necessariamente basarsi sull’improvvisazione.
Buon lavoro quindi a questi amici che “si mettono in gioco” e un augurio: che la concretezza nell’operare, la capacità di ottenere sostegni pubblici e finanziamenti privati non faccia perdere di vista la generosità disinteressata che ha fatto nascere il progetto.

Argo

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