Tredici attori per i 50 anni di Amnesty

Stavolta non li vedrete sorridere accattivanti davanti all’obiettivo. Stavolta hanno prestato il loro volto e il loro corpo per denunciare discriminazione, violenza, tortura, pena di morte, detenzioni arbitrarie, processi iniqui. Sono tredici attori, giovani o meno. Hanno posato per “Uno sguardo sui diritti umani”, mostra fotografica celebrativa dei 50 anni di Amnesty international organizzata dal gruppo Italia72 di Catania. Potrete visitarla nella sala refettorio di Palazzo Platamone, il palazzo della cultura di Catania.
Luca Argentero, e Vittorio Emanuele Propizio ci parlano dei diritti dei bambini, Carolina Crescentini interpreta la lapidazione; Sabrina Impacciatore e Giulia Michelini condannano la discriminazione basata sull’orientamento sessuale; Peppino Mazzotta dà il suo volto alla denuncia della lunga detenzione; Ana Caterina Morariu è contro la fucilazione; Filippo Nigro contro la condanna a morte per sedia elettrica, Giulia Bevilacqua contro quella per iniezione letale. Lara Okwe ci parla della discriminazione razziale; Primo Reggiani condanna l’impiccagione mentre Dino Santoro prende le difese dei malati mentali e Gianmarco Tognazzi non vorrebbe più discriminazione sociale.

click per visualizzare la minigalleria (3 foto)

Amnesty international nasce il 28 maggio del 1961 con un articolo dell’avvocato londinese Peter Benenson sul The Observer. Nasce con un moto di indignazione e con la campagna che seguì alla notizia dell’ennesima condanna per reati di opinione: sette anni di detenzione a due studenti portoghesi rei di aver brindato alla libertà. L’avvocato Benenson scrive:“Aprite il vostro giornale ogni giorno della settimana e troverete la notizia che da qualche parte del mondo qualcuno viene imprigionato, torturato o ucciso perché le sue opinioni o la sua religione sono inaccettabili al suo governo”. Da allora e per 50 anni molte campagne si sono susseguite, per i prigionieri dimenticati, contro la pena di morte, fino alla più attuale “Io pretendo dignità”. Centinaia di migliaia di persone hanno ritrovato la libertà o hanno avuto la vita salvata grazie a un appello. Diverse norme internazionali, come il Protocollo opzionale dell’Onu sui bambini soldato o la Convenzione sulle sparizioni forzate, sono state sviluppate grazie al contributo di Amnesty International. Una mobilitazione che ha aperto la strada all’istituzione della Corte penale internazionale.
 

Argo

Recent Posts

InChiostro, per chi non si accontenta delle notizie

Giovani, motivati, entusiasti. Sono gli studenti universitari che hanno dato vita ad un mensile non…

4 giorni ago

Dormitori a Catania, aperto un confronto con il Comune. Ma la strada è in salita e il nuovo bando inadeguato

Cate ha due bambini piccoli, uno ancora in braccio. Si rivolge al Centro Astalli perché…

6 giorni ago

In anteprima a Catania il film ‘From Ground Zero’

La cattedra di arabo del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con…

6 giorni ago

Genocidio in Palestina, fermiamolo.

La fragile tregua nella Striscia di Gaza aveva fatto sperare, se non nella pace, che…

1 settimana ago

Da rudere a conservatorio musicale, un sogno irrealizzabile?

Non solo un fiorire di piccole botteghe artigiane di falegnami, fabbri, maniscalchi, … ma anche…

1 settimana ago

San Cristoforo, Trantino dà il benservito alla società civile

La giunta Trantino ha definito i progetti del decreto Caivano per San Cristoforo. Vedremo come…

2 settimane ago