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Architetto Leone sulla "sentenza parcheggi"

Lettera aperta
EVVIVA!  Congratulazioni ai cronisti, alla redazione, alla direzione del più patriottico giornale cittadino, tanto sostenuto dai ruminanti del sapere accademico.
Bisogna ora segnalare ai Bertolaso e Boschi, signori dei terremoti e delle eruzioni, generosi garanti della Pubblica incolumità, che Catania non è più a rischio sismico e che l’Etna è solo un innocuo rilievo montuoso, le sue ceneri sono solo una tradizione da “mercoledì”, in attesa del sacrificio pasquale.
Il Tribunale di Catania, infatti, lo ha stabilito con sentenza, in nome del Popolo Italiano, nel suo centocinquantesimo compleanno, leggittimando la distruzione di tutte le piazze e i luoghi indicati come spazi “sicuri”, dalla “Protezione civile” (e ancora spacciati per tali dall’Amministrazione comunale , enfaticamente, appena sabato scorso, alle Ciminiere).
I PM Gennaro e Puleio avevano tentato di ricusare il Tribunale, per una pregiudiziale “esposizione” del collegio giudicante. Non essendo stata accolta la richiesta, il Tribunale, affidò ogni determinazione al parere di consulenti della Torre Pendente.
I quesiti posti agli esperti furono strettamente limitati alla regolarità dell’iter burocratico, infatti gli fu chiesto solo il parere sulla liceità e legittimità, formali, dell’iter procedurale degli appalti.
Al Tribunale interessava esclusivamente, la conferma della correttezza” formale” delle gare, non la sostanziale follia e irrazionalità delle operazioni a quelle connesse, nè presunti accordi fra i concorrenti.
Le accuse del collegio giudicante, infatti, non hanno mai ipotizzato reati di “attentato” alla pubblica incolumità, per decine di migliaia di cittadini abbandonati al rischio sismico.
La distruzione delle grandi e centrali piazze catanesi, sottratte alla sicurezza e offerte, in grazioso comodato gratuito, alla speculazione privata, costituiscono oltretutto un elevatissimo danno erariale di varie centinaia di milioni di euro!
Stranamente,nessuna attenzione il tribunale e i consulenti, hanno mai posto sulla razionalità di tali parcheggi: sotterranei e di superficie. Pertanto tutti gli spazi liberi (Verga, Europa, Asia eccetera), vengono trasformati in groviere-trappole, piuttosto che luoghi sicuri, di raccolta, di soccorso e assistenza.
L’addensamento insensato, di migliaia di automezzi privati, nel centro cittadino, solo mille in zona Europa, costituirebbero di certo gravissimo intralcio ai soccorsi in caso di terremoti.
Nella normalità, l’accentramento di mezzi privati, all’interno della città e il conseguente caos veicolare, provocano gravi difficoltà alla circolazione, impedendo fluidi e regolari percorsi dei mezzi pubblici.
Inoltre i previsti parcheggi, interrati, potrebbero subire i danni da consistenti piogge di cenere vulcanica, che intasando tombini, depuratori, ricambiatori d’aria, impianti elettrici, li renderebbero inutilizzabili bloccandone le funzioni: causa di…. forza maggiore a carico della pubblica amministrazione.
Di una tale felice conclusione ne potranno andar fieri gli on.li Bianco, Berretta, Burtone, Lombardo, Stancanelli , l’arch. Galeazzi, LA SICILIA che da anni, per interesse comune, naturalmente, dedica pagine intere a tutte le grandi opere che prima delle “Ere” Bianco e Scapagnini si riuscivano a bloccare: Corso Martiri della Libertà, ex Dogana, Parcheggi, aree ospedaliere, Porto, PRG, PUA, Ponte di Messina ….., tutto con buona pace delle Sovrintendenze al Paesaggio, della silente Italia Nostra, di Ordini professionali (architetti, geologi, vulcanologi, ingegneri, urbanisti, aziende di trasporti pubblici, sindacati, associazioni culturali,…)
Mi chiedo,ancora, perché il tribunale non abbia chiesto pareri all’ex responsabile nazionale della Protezione Civile, Bertolaso e al vulcanologo Boschi che se ne intendono? Forse per non costringere il Prefetto a intervenire in difesa della pubblica incolumità? Ma i Giudici sono certi della benevola complicità di corpo dei due esperti? Non sarebbe saggio sentirli e ascoltarli?
La sentenza di assoluzione piena doveva proprio contestualizzare l’immediato dissequestro delle opere indagate­? Non sarebbe stato più prudente attendere, gli altri gradi di giudizio, prima di pre-interpretare, …… il “processo breve” ?
Infine, per quanto attiene ai luoghi di raccolta, si suggerisce, in alternativa, il grande spazio a est della città, che la costeggia da nord a sud, a gratis, per migliaia di metri quadrati, il MARE e basta poco per segnalarlo, una catena di boe luminose e colorate. Quello, allo stato, non suscettibile di parcheggi immersi, subacquei . Un luogo-spazio, libero, soggetto a vincoli paesaggistici “fittizi”, come piazza Europa. Un centro di raccolta ideale per gommoni, zattere e chiatte, adatti, portandoli al largo, anche per i maremoti. Evviva i parcheggi “commerciali” evviva la sicilia ReGiornale.
Per quanto mi riguarda ho pochi margini generazionali ma certo i nostri successori potrebbero non aver modo di esprimervi la loro “eterna” gratitudine.
Giacomo Leone, architetto.

Argo

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