Mai dire mai. Il recente accordo – 7 ottobre 2010 – fra Comune di Catania e Orsoline (proprietarie dell’immobile di via Cordai) sembrava avesse finalmente risolto l’annosa questione della sede dell’Istituto Comprensivo Andrea Doria, da anni sotto sfratto a causa dei canoni di affitto non versati dall’ente locale. Un intero quartiere, quello di San Cristoforo, e tutti i cittadini catanesi avevano accolto positivamente la decisione del sindaco Stancanelli di porre fine a quella che stava per diventare una “lunga agonia” e garantire, in un quartiere carente di servizi e opportunità, il mantenimento di una struttura educativa fondamentale. Speranze, purtroppo, mal riposte. Il Comune, infatti, non ha mantenuto fede agli impegni e la scuola è di nuovo sotto sfratto.
Ancora una volta, la giunta del podestà Stancanelli ha buttato giù la maschera, rivelando l’incapacità e la malafede nella conduzione della cosa pubblica. Ci permettiamo tale opinione dopo gli avvenimenti che stanno, per l’ennesima volta, coinvolgendo l’istituto comprensivo Andrea Doria.Infatti, da fonti certe, sappiamo che un nuovo sfratto per morosità sta per colpire la scuola di via Cordai.
I fatti sono questi:
- Il 7 settembre 2010 l’amministrazione comunale firma il nuovo contratto con la “congregazione delle suore orsoline”, proprietarie del plesso che ospita l’Andrea Doria. Il contratto prevede il pagamento delle mensilità pregresse che sarebbero dovuto servire per mettere in sicurezza parte della scuola. Nell’ottobre scorso, la delibera che dava il via ai pagamenti era ancora sul tavolo del sindaco, che prendeva tempo e non firmava. Solo dopo le legittime pressioni del legale che tutela gli interessi delle proprietarie, Stancanelli firma.
- Venerdì 10 dicembre arriva, solo per conoscenza, presso la segreteria della Doria, un fax che preannuncia un nuovo sfratto per morosità. Inoltre il documento fa sapere che il comune finora non ha pagato nemmeno un centesimo, non rispettando di conseguenza i nuovi accordi. Le mensilità non pagate ammontano a 154.000 euro. La nuova preside, confidando nei soldi che dovevano arrivare, ha ben pensato di rimettere a posto alcune aule utilizzate per la scuola materna, ma il risultato è stato lo svuotamento di parte della cassa della scuola.
Ma i guai, messi in atto da questa giunta truffaldina, non toccano solo il plesso storico di via Cordai, ma anche il plesso di via Case Sante (quartiere Cappucini), dove gli alunni soffrono un gran freddo a causa del mal funzionamento dell’impianto elettrico, che dovrebbe far funzionare l’impianto di riscaldamento.
Queste sono le odiose notizie che non avremmo voluto mai più raccontarvi e che accadono in una città devastata da una cattiva politica, da una cattiva amministrazione e da una mafiosità distruttiva.