COMUNICATO STAMPA
Si è svolta oggi, Venerdì 3 dicembre 2010 alle ore 11, presso la sede di Rifondazione Comunista, via S. Orsola n. 30, Catania, la conferenza stampa sul tema: “Il governo regionale Lombardo e la crisi del settore artigiano: il fallimento della CRIAS.”
L’iniziativa è stata introdotta da Marcello Failla, responsabile politiche comunali di Rifondazione Comunista, che ha denunciato la persistente improduttività del governo regionale Lombardo, il quale, dopo aver perduto l’anno scorso 208 milioni di euro di contributi a fondo perduto stanziati dalla Comunità Europea per le imprese siciliane, da alcuni anni ha scandalosamente tagliato le provvidenze per gli artigiani della nostra isola.
“Da tre anni”, ha detto Marcello Failla”, i governi regionali del presidente Lombardo si contraddistinguono per una politica di tagli di bilancio a tutto danno dei comparti produttivi siciliani.
Nella nostra regione il settore dell’artigianato risulta oggi uno dei più colpiti dalla crisi, e versa in condizioni drammatiche per la mancanza di commesse e per la diminuzione della spesa delle famiglie.
A fronte di ciò il governo Lombardo non solo non ha proposto nessuna iniziativa legislativa per il rilancio del settore, ma ha addirittura diminuito, ed oggi del tutto cancellato, le provvidenze per il settore.
In particolare appare del tutto irresponsabile il taglio alle risorse per la CRIAS (Cassa Regionale per il credito alle Imprese Artigiane Siciliane ) che rimane in Sicilia l’unico ente in grado di offrire crediti a tasso molto agevolato (solo l’1,4% di interesse) e senza le inarrivabili garanzie che richiedono le banche.
Il taglio dei finanziamenti alla CRIAS ha determinato la crisi dell’Ente, che non riesce più a soddisfare le tante richieste degli artigiani, i quali, proprio in un periodo di caduta della domanda come l’attuale, ricorrono sempre più spesso al credito agevolato per rafforzare il capitale di rotazione delle proprie imprese.
Queste scelte penalizzano oltremodo proprio il territorio catanese, ove operano la gran parte delle aziende artigiane dell’isola, che rischia così di pagare due volte il prezzo della grave crisi economica e finanziaria che attraversa il nostro Paese.
Ad oggi, addirittura, un artigiano che presentasse richiesta di credito di esercizio, si vedrebbe rispondere dai funzionari CRIAS che i tempi di attesa sono di oltre un anno, con il paradosso che il sovvenzionamento richiesto si riveli del tutto inutile, perché si renderà disponibile troppo tempo dopo.
Stupisce inoltre che proprio l’assessore alle attività produttive, che è un imprenditore e quindi proviene dal settore, non abbia preso nessuna iniziativa per risolvere questa incresciosa situazione, che ha determinato il blocco dell’operatività di un ente importante come a CRIAS.
Rifondazione Comunista ha inviato una lettera-denuncia al presidente della regione on. Lombardo ed all’assessore regionale Venturi, sollecitando un immediato intervento per ridare funzionalità alla CRIAS e permettere a questo ente di riprendere a erogare i prestiti agevolati richiesti dagli artigiani siciliani.
Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della sinistra, Federazione di Catania
Il responsabile politiche comunali, Marcello Failla
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…