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Tragedia carceri, sciopero della fame per gli agenti

Chi non crede ai detenuti non può ignorare, però, l’S.O.S. della polizia penitenziaria che parla di “tragedia penitenziaria”. E per dare maggiore forza alla loro denuncia i poliziotti che lavorano dentro le carceri hanno deciso di fare lo sciopero della fame e di rendere noti “i numeri che dimostrano lo stato drammatico in cui versano gli istituti penitenziari in Sicilia”. “Il nostro è l’estremo grido di allarme – ha detto Gioacchino Veneziano, coordinatore regionale della Uilpa Penitenziari in Sicilia – e un sentito invito affinchè la società e la stampa prendano coscienza della tragedia penitenziaria. Le incivili, disumane e degradate condizioni di detenzione, cui si coniugano penalizzanti ed infamanti condizioni di lavoro, fanno della questione penitenziaria una vera emergenza sanitaria, umanitaria, sociale e di ordine pubblico”.
Eccole le cifre, le cifre del disastro carceri in Sicilia. Il 30 settembre del 2010 nei 26 istituti di pena dell’isola c’erano 8.000 detenuti contro 5.171 posti, 2860 detenuti in più dell’effettiva capienza, con una percentuale di sovraffollamento che supera il 55 per cento.
Le carceri più affollate sono Agrigento: capienza regolamentare 260, totale detenuti presenti 440. Augusta: capienza regolamentare 329, totale detenuti presenti 686. Catania: Piazza Lanza, capienza regolamentare 361, totale detenuti presenti 562. Palermo: Pagliarelli, capienza regolamentare 828, totale detenuti presenti 1298. Siracusa: capienza regolamentare 309, totale detenuti presenti 540. Trapani: capienza regolamentare 324, totale detenuti presenti 538.
In questa situazione atti violenti e di autolesionismo sono all’ordine del giorno. Dal primo gennaio ad oggi si sono verificati nelle carceri di Sicilia otto suicidi e novantuno tentati suicidi. “La sofferenza del sistema, spesso, – dice Veneziano – si trasforma in violenza verso i poliziotti penitenziari, ma più in generale per l’ordine pubblico, dal momento che la soglia di sicurezza è stata abbondantemente superata. A questo si aggiungono gli effetti del rischio correlato allo stress cui sono sottoposti gli operatori di Polizia Penitenziaria, costretti a far fronte con organici ridotti alla copertura dei compiti istituzionali loro assegnati nella quotidianità e che comportano l’aumento di patologie sotto il profilo psicologico dovute all’aumento del carico di lavoro”.
Ed allora ecco le altre cifre , quelle che riguardano il numero degli agenti di polizia penitenziaria. In Sicilia mancano 700 unità. E da marzo mancano anche i fondi per pagare le indennità di missione (circa 500.000 euro) per la scorta nel corso dei trasferimenti dei detenuti. Esauriti i fondi dello straordinario (50.000 ore per circa 500.000 euro) e persino quelli per il carburante. Le auto del Corpo, infine, non hanno più manutenzione.
La Sicilia è la regione d’Italia che, con la Campania, ha il più alto numero di detenuti presenti. – dice il segretario generale del Sappe, Donato Capece- A gestire questa drammatica situazione 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, c’è solo la polizia penitenziaria che conta in Sicilia enormi carenze di organico”. Mimmo Nicotra, vice segretario generale dell’Osapp ha chiesto a Raffaele Lombardo di convocare i sindacati per studiare assieme ai componenti del Consiglio Regionale eventuali proposte da presentare al Governo Nazionale. A nulla vale che ogni giorno politici di ogni genere vanno in giro per le carceri se poi non fanno quanto in loro potere per modificare lo stato delle cose“.
Leggi su Ristretti Orizzonti:
Sicilia: Cgil; polizia penitenziaria costretta a operare con scarsissimi livelli di sicurezza
Sicilia: Osapp; emergenza carceri, Lombardo convochi sindacati polizia penitenziaria
su aSudEuropa
http://www.piolatorre.it/asudeuropa/
su inviatospeciale
Carceri al collasso tra denunce e scioperi della fame

Argo

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