Catania, 2 agosto 2010
I Giovani di CittàInsieme non possono che esprimere apprezzamento per la ritrovata sensibilità da parte del Comune al dilagante ed ormai pluridecennale problema dell’abusivismo nell’ambito delle affissioni pubblicitarie (si veda La Sicilia del 30 luglio scorso).
Nel lontano 1991 la nostra associazione preparò un dossier con immagini e fotografie volte a documentare lo stato di degrado dei muri della città. A seguito delle nostre denunce fu arrestato un assessore che intascava un milione di lire per ogni cartellone pubblicitario affisso.
Recentemente, il nostro gruppo ha scelto di ripercorrere la stessa strada recandosi lo scorso 23 giugno in Viale Artale Alagona per rimuovere dai muri dell’Istituto Nautico strati di manifesti accumulatisi in tanti anni di attacchinaggio selvaggio. La nostra iniziativa ha ricevuto il plauso, tra i tanti, del dirigente scolastico dell’Istituto sopraccitato che da anni denunciava senza alcun riscontro l’uso improprio (per usare un eufemismo) della facciata dell’edificio.
Questa esperienza è stata l’occasione per riaccendere i riflettori su una piaga che sfugge stranamente all’attenzione dei più. Non è così difficile infatti incrociare enormi manifesti negli angoli meno opportuni ed improbabili della città.
Probabilmente è stata anche accolta da parte dell’Amministrazione la nostra richiesta di attribuire alla Multiservizi la competenza di rimuovere non soltanto gli impianti pubblicitari non autorizzati, ma anche i manifesti abusivi che deturpano i muri della città.
Tuttavia non vorremmo che questo provvedimento fosse animato da aspetti contingenti: dall’articolo de La Sicilia del 30 luglio scorso infatti si evince che l’attività di rimozione dei manifesti abusivi si concluderà nel mese di dicembre, diversamente invece da quanto previsto per la rimozione degli impianti pubblicitari non autorizzati la cui competenza è attribuita alla Multiservizi in forza di un contratto di servizio stipulato con il Comune di Catania.
Invitiamo il Sindaco ad insistere sul progetto di ripristino della legalità anche in altri ambiti della vita cittadina, rispetto ai quali l’Amministrazione finora ha saputo solo esprimere un imbarazzante silenzio.
I Giovani di CittàInsieme
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