Parrebbe di sì. Chi ha assunto l’onere di organizzare il circolo catanese è il prof. Franco Coniglione, ordinario di storia della Filosofia nella facoltà di Scienze della Formazione.
Ieri pomeriggio, ad un’ora abbastanza insolita e in un contesto piuttosto originale, ha fatto gli onori di casa accogliendo gli intervenuti, che si sono presentati in numero maggiore del previsto. Il luogo prescelto, l’ombroso giardino della libreria Voltapagina, e i tavolinetti con possibilità di servizio, hanno permesso di fare una consumazione a chi venisse dal lavoro sfruttando l’intervallo per il pranzo. L’incontro era fissato, infatti, per le ore 14, in modo da permettere a Simona Peverelli, della segreteria nazionale, di ripartire alle ore 17.
Se c’è gente che si è scomodata a quest’ora insolita vuol dire che l’iniziativa risponde ad una domanda sentita. Vuol dire che molte persone non si riconoscono nei partiti e cercano dei movimenti in cui possano esprimere l’esigenza di partecipazione democratica,
Proprio con l’intento di diventare l’ “anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica” è nata a Milano nel 2002 LeG. Intellettuali di altissimo livello e di grande coerenza morale l’hanno tenuta a battesimo e continuano a sostenerla e a lavorare alle sue iniziative, da Gustavo Zagrebelsky a Paul Ginsborg, da Valerio Onida a Sandra Bonsanti, che ne è l’attuale presidente.
Il circolo di Catania non sarebbe la prima esperienza siciliana, perchè ne esiste già una a Messina, ma la sua presenza in una città degradata come la nostra non può che costituire un segno di speranza.
Fra non molto ci dovrebbe essere l’atto costitutivo ufficiale, e ne daremo notizia. Speriamo anche che il circolo che sta per nascere sappia, come auspicava uno degli intervenuti, collegarsi ad altre esperienze presenti e operanti nella società civile della nostra città, cercando i motivi di unità e non sottolineando i distinguo, come spesso avviene tra i nostri gruppi politici e culturali. La frammentazione giova solo a chi detiene il potere e lo usa per i propri interessi.
A Catania in particolare, ha detto Coniglione, è importante creare luoghi e momenti di aggregazione che permettano di uscire dal “mugugno tra amici”, da una situazione di diffusa insoddisfazione che stenta ad esprimersi. Soprattutto è importante cercare di incidere sulla realtà. Non restare in difesa e non restare isolati, queste le parole d’ordine. Perchè “non sempre si può stare a guardare”, come diceva Alberto Sordi nel film “Tutti a casa”.
Ci auguriamo, quindi che l’iniziativa vada in porto e che molti vi aderiscano, soprattutto tra i giovani, che ieri pomeriggio erano i grandi assenti.
Per conoscere il programma e le iniziative già intraprese da Libertà e Giustizia, guarda il sito dell’associazione
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