Concorso dirigenti scolastici in Sicilia: non c’è alternativa alla legalità.

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Partito della Rifondazione Comunista
Comitato regionale della Sicilia
Il segretario
COMUNICATO STAMPA
Concorso dirigenti scolastici in Sicilia: non c’è alternativa alla legalità.
La ormai troppo lunga vicenda del concorso dei presidi in Sicilia si avvita in un clima sempre più inquietante. Gli annunci sulla diserzione del concorso ma soprattutto la dichiarazione di uno stato d’agitazione sindacale (contro chi? Siamo di fronte ad una sorta di serrata contro la magistratura?) danno il senso di una concezione delle funzioni istituzionali, preoccupante in chi riveste ruoli di così delicata responsabilità. Un piccolo e provinciale, ma non per questo meno significativo, esempio di quel sovversivismo delle classi dirigenti, di cui parla Gramsci e che è ancora così attuale nell’Italia di oggi.
Notiamo, per inciso, che si tratta di soggetti, spesso, che hanno frapposto i più pretestuosi ostacoli allo svolgimento di legittime iniziative sindacali di docenti e ATA.
Ancor più grave è il contesto di trasversalismi politici cresciuto intorno alla vicenda e in cui si sviluppano iniziative legislative improprie e a volte paradossali, come il recente disegno di legge di cui è prima firmataria l’on. Siragusa. Ribadiamo ancora una volta che la scuola siciliana deve uscire da questa vicenda con un inflessibile rispetto delle regole, quel rispetto che tante volte è mancato in questi anni di governo delle destre, che anche nel mondo dell’istruzione, sono anni di sentenze non applicate e principi costituzionali massacrati.
Luca Cangemi
(Segretario Regionale Prc)

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