Sono dodicimila mediamente i pendolari che ogni giorno attraversano lo Stretto di Messina, soprattutto per motivi di lavoro o di studio e che da ultimo hanno potuto fare affidamento quasi solo sul servizio di traghettamento della Caronte&Tourist.
A fine giugno dovrebbe diventare finalmente operativa, dopo la consueta serie di lungaggini giudiziarie, la cosiddetta ‘metropolitana del mare’ un servizio di aliscafi veloci e diretti, in grado di coprire tutte le fasce orarie fornito da Consorzio “Metromare dello Stretto”, costituito da Bluvia della Rete ferroviaria italiana (RFI) e la società Ustica Lines, che ha vinto l’appalto triennale coperto da uno stanziamento statale di 30 milioni di euro.
A partire dal 28 giugno 13 corse giornaliere collegheranno Messina e Reggio, 12 Messina e Villa San Giovanni e, novità rilevante, 6 Messina e l’Aeroporto di Reggio.
Nella stazione galleggiante di partenza da Messina, situata nei pressi della Stazione marittima, si sta infatti sta ultimando anche l’allestimento del punto di check in diretto per l’Aeroporto dello Stretto che, quindi, potrà essere considerato anche di fatto l’Aeroporto di Messina (35 minuti di aliscafo dal porto di Messina con il check in già effettuato).
L’ultimo intoppo, superato per l’impegno congiunto degli amministratori di Messina, Reggio e Villa S. Giovanni, è stato quello delle tariffe.
La Metromare aveva infatti presentato un piano tariffario del servizio considerato «inaccettabile e irricevibile»: 80 euro l’abbonamento mensile per la tratta Messina-Reggio, 60 € per Messina-Villa e 9 € la corsa singola Messina-Aeroporto.
La controproposta non andava oltre 60 € per l’abbonamento mensile Messina-Reggio, 40 € per Messina-Villa e 7 € per la corsa singola Messina-Aeroporto, a condizione che i tempi di percorrenza fossero vantaggiosi e le corse rispondessero alla dicitura “collegamenti veloci”.
Il necessario compromesso ha quindi riguardato innanzitutto la natura dei collegamenti, che saranno diretti, da porto a porto, e non circolari, come era stato previsto in un primo tempo, cosa che avrebbe triplicato i tempi di percorrenza.
Sul piano delle tariffe sono state confermate quelle proposte da Metromare ma sono previsti particolari sconti e agevolazioni a tutti i viaggiatori che hanno un reddito inferiore ai 25mila €; per questi è prevista una tariffa ridotta per cui l’abbonamento mensile costerà 60€ per la tratta Messina-Reggio e 40€ per la tratta Messina-Villa. Anche per i biglietti di una sola corsa è prevista la doppia tariffa.
Nel merito, si tratta, naturalmente, della soluzione di un problema di mobilità prevalentemente locale, che integra in modo più consono le due città dello Stretto, ma nel metodo ci sembra un’esperienza significativa, soprattutto per il ruolo importante sostenuto dagli Enti locali.
Sebbene restino irrisolti i problemi relativi al trasbordo di auto e treni, questa operazione mostra concretamente che un’ adeguata politica di rafforzamento del trasporto su nave, capace di intervenire sugli approdi, sul rinnovamento del parco traghetti e sugli snodi stradali di collegamento, costituisce un’ipotesi ancora tutta da sviluppare, a fronte degli enormi problemi tecnici ed economici, insiti nell’ipotesi ponte, rispetto a cui nessuno, al di là del fumo delle manifestazioni ufficiali, ha ancora indicato soluzioni certe, concrete, definitive e soprattutto praticabili.
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