E’ un progetto proposto da un Ente pubblico (Provincia Regionale di Catania), con partners solo pubblici (Ufficio Provinciale del Lavoro, Comune di Catania, ASP di Catania, Camera di Commercio e Università), denominato CLAIM (Cittadini Lavoratori Immigrati), finanziato con fondi UNRRA (Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione) e finalizzato a favorire l’accesso ai servizi e l’integrazione sociale degli immigrati anche attraverso l’inserimento lavorativo di un centinaio di loro che,
in regola con le norme che disciplinano ingresso e soggiorno, svolgeranno un tirocinio di 3 mesi (300 ore) presso aziende pubbliche e private:
– 34 di essi per l’assistenza alla persona e attività socio-assistenziale all’interno di alcuni ospedali (Biancavilla, Bronte, Giarre, Militello V.d.C., Paternò) e Settori (Salute mentale e Assistenza di base) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania;
– gli altri in Aziende private, che hanno firmato un protocollo d’intesa, per attività di giardiniere, operatore informatico, elettricista, idraulico, aiuto sarta, bracciante agricolo, aiuto cuoco, addetto alle pulizie. Tutti i tirocinanti, che riceveranno cadauno un rimborso spese di 1000 euro complessivi, saranno affiancati da Tutor dell’Ufficio Provinciale del Lavoro e da lavoratori delle Aziende (ad es. nell’ASP dagli infermieri professionali).
Oltre ai tirocinanti il progetto prevede l’attività di 13 mediatori culturali, dislocati sia a Catania (presso la Camera di Commercio, il Comune – negli uffici di via Plebiscito 9 -, la Provincia, l’ASP – nell’ambulatorio di via Pasubio -, l’Ufficio Provinciale del Lavoro in via Coviello) sia negli Uffici distrettuali dei Comuni (Acireale, Adrano, Bronte, Caltagirone, Giarre, Gravina, Palagonia e Paternò).
Alla fine del periodo formativo i tirocinanti riceveranno un attestato spendibile nella ricerca di un lavoro e non è escluso che qualcuno possa essere assunto dall’azienda privata nella quale ha svolto attività di tirocinio.
Quanto ai mediatori culturali ci si augura che l’attività possa proseguire oltre i termini del progetto stesso, qualora sia verificata la validità dell’iniziativa.
Ci si chiede: con le nuove norme restrittive in termini di ingresso e soggiorno come avranno trovato 100 immigrati in regola disponibili nelle ore antimeridiane?
Leggi l’articolo su Cataniapolitica.

Argo

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

23 ore ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

3 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

5 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

7 giorni ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago