Adda passà ‘a nuttata, si potrebbe dire parafrasando Edoardo. E visto che sulla scuola italiana si addensano nubi oscure, circa duecento docenti delle scuole catanesi (la maggior parte dei quali lavora nella secondaria superiore) hanno deciso di lanciare un motivato grido di allarme. Ricorrendo agli strumenti tipici del loro mestiere, semplicemente carta e penna si sarebbe detto qualche anno fa, hanno provato a ragionare sullo “stato della scuola”.
Ne è venuto fuori un quadro disarmante. Strutture scolastiche inadeguate (spesso sprovviste persino del certificato di agibilità); abnorme aumento del numero degli alunni nelle classi (sino a 35); contrazione delle ore del Sostegno; riduzione del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici; meno soldi per le pulizie; continui tentativi di svuotare gli Organi Collegiali.
Come se non bastasse, è arrivato il “riordino” Gelmini-Tremonti, pomposamente definito, non si capisce in base a quali criteri, epocale riforma della scuola. In effetti, i due, come accadrebbe in una qualsiasi SPA, per risparmiare si sono limitati, esattamente al contrario di quanto succede negli altri paesi europei, a ridurre drasticamente il numero delle ore scolastiche, secondo la brillante riflessione che studiando meno si apprende meglio.
Peraltro, e qui la logica sembra proprio incomprensibile, prima si sono tagliate le ore di lezione e solo ora si comincia a discutere di nuovi programmi scolastici. In questa situazione, i duecento docenti hanno pensato che si dovesse evitare che facesse chiù scuru ‘i mezzanotte e hanno ritenuto necessario che tutti riprendessero a discutere sul diritto all’istruzione.
Nasce, così, l’idea della Notte Bianca, un primo momento di confronto collettivo fra quanti pensano che una società che non investe nell’istruzione è destinata a un’inevitabile declino.
Sabato 10 aprile alle ore 18,00 appuntamento in piazza Duomo per poi spostarsi al Boggio Lera. Qui, ci si dividerà in gruppi di lavoro su: la scuola che vogliamo; la sicurezza nelle scuole; il precariato; prospettive della mobilitazione. Finita la discussione, e deciso, almeno in parte, il percorso delle prossime settimane, proseguirà la Notte Bianca. I presenti ascolteranno i brani proposti da un coro formato da docenti e allievi del Turrisi Colonna e, visto che ci trova in una scuola, la manifestazione si concluderà con un reading di poesie e brani letterari: la cultura si difende facendo cultura.
Leggi il volantino preparato e diffuso dagli organizzatori della Notte Bianca
Leggi su Argo Ristruttuazione aziendale, non riforma della scuola
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