Nel vedere gli elenchi delle consulenze nella sanità si constata che neanche dopo il divieto disposto per legge regionale è venuta meno una modalità che spesso è servita ad elargire favori o collocare propri fedelissimi nelle direzioni strategiche.
Navigando tra i siti delle 9 Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) della Sicilia abbiamo constatato che in alcuni gli elenchi dei consulenti sono aggiornati al 2010 (Catania e Trapani), in altri sono aggiornati al 2009 (Enna e Siracusa), nel sito dell’ASP di Caltanissetta l’elenco è quello del 2008, mentre non siamo riusciti a trovare alcun elenco nei siti delle AA.SS.PP. di Agrigento, Messina, Palermo e Ragusa.
Un interessante articolo di Maria Francesca Fisichella, “Dalle Asl spesi 12 milioni in consulenze“, su www.quotidianodisicilia.it, analizza i dati pubblicati sul sito della Funzione pubblica, che però sono relativi al 2008 e di difficile consultazione, non solo per il numero di pagine (oltre 2000), ma per una carente modalità di interrogazione informatica. Non ultimo l’assenza di dati relativi ad alcune Aziende (Agrigento e Ragusa).
La riforma sanitaria in Sicilia, attraverso l’articolo 21 (Divieto di esternalizzazione di funzioni) della L.R. 5 del 2009, ha sancito che “E’ fatto divieto alle Aziende del Servizio sanitario regionale ed agli enti pubblici del settore di affidare mediante appalto di servizi o con consulenze esterne l’espletamento di funzioni il cui esercizio rientra nelle competenze di uffici o di unità operative aziendali”.
Il successivo comma, però, permette di derogare al divieto solo nei casi di comprovata necessità, con provvedimento motivato che determini preventivamente (art. 7 Dlgs 165/2001) durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione, da sottoporre alla preventiva approvazione dell’Assessorato regionale della sanità e da comunicare successivamente alla Corte dei conti.
Vogliamo concludere con un auspico che vuole essere un invito all’Assessore regionale M. Russo: attivare un controllo delle spese sanitarie che hanno come soggetti destinatari esterni per verificare:
- delibere di spesa per consulenze mascherate al fine di evitare la preventiva autorizzazione dell’Assessorato;
- delibere di spesa senza che sia esplicitata la preventiva autorizzazione dell’Assessorato (vedi a caso una delibera).
Per saperne di più vedi le precisazioni contenute nella recente nota assessoriale del 18/02/2010.
Leggi l’articolo di Maria Francesca Fisichella in archivio: Consulenze ASL