Rifondazione Comunista sulla crisi del teatro Massimo Bellini

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COMUNICATO STAMPA
Il sovrintendente del Teatro Massimo Vincenzo Bellini persiste nel suo velleitario braccio di ferro, a tutto discapito delle attività artistiche, che da tempo sono in piena crisi.
Nemmeno dopo la chiara e responsabile posizione espressa dal commissario dott.sa Cancelliere, che ha lanciato un chiaro grido di allarme sul futuro dell’importante istituzione comunale catanese, l’avv. Fiumefreddo ha sentito il dovere di dimettersi..
Ancora oggi il teatro procede senza aver approvato il bilancio consuntivo 2008, senza il bilancio preventivo 2009, con un clamoroso deficit finanziario, mentre i creditori bussano alla porta e cominciano a mancare anche le più elementari forniture.
Persiste ancora l’assenza di direzione, tanto che le maestranze sono costrette a lavorare senza direttore artistico e senza direttore tecnico, cercando di colmare un vuoto che rischia di ridurre l’alto livello di qualità degli spettacoli.
Il presidente della Regione, che ha a suo tempo nominato il sovrintendente, appare del tutto assente e disinteressato, mentre avrebbe l’obbligo di intervenire, rimuovendo d’imperio l’avv. Fiumefreddo e garantendo il ritorno alla normalità.
Non è più possibile attendere oltre.
Il Presidente della Regione ed il sindaco di Catania devono intervenire immediatamente per ripristinare la gestione ordinaria del teatro massimo Bellini, dando certezze alle maestranze del teatro e mettendo fine alla lenta agonia che ha caratterizzato la gestione dell’avv. Fiumefreddo.
Nei prossimi giorni Rifondazione Comunista intraprenderà apposite iniziative per denunciare il grave degrado del Teatro, chiamando alle proprie responsabilità i protagonisti della crisi del Vincenzo Bellini.
Il responsabile politiche comunali, Marcello Failla
Il segretario provinciale, Pierpaolo Montalto
Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra

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