Se si trattasse dell’ennesimo reato consumato nella nostra Città probabilmente non farebbe notizia. Stavolta, però, autore dello scippo è il Governo Nazionale mentre la parte offesa è il quartiere catanese di Librino. Come hanno denunciato Angelo Villari e Giusi Milazzo (rispettivamente segretario della CGIL Catania e segretaria confederale): “Con il decreto milleproroghe del 30 dicembre scorso il Governo Nazionale ha annullato gran parte dei benefici previsti dalla finanziaria del Governo Prodi, ripresi da quella del 2008 e autorizzati dalla Commissione Europea”.
Stiamo parlando della cosiddetta Zona Franca Urbana, che riguarda i quartieri di Librino e del Pigno, all’interno della quale, per incentivare lo sviluppo di investimenti e occupazione, erano state previste (vedi, su Argo, ZFU: una concreta possibilità per Librino) particolari agevolazioni fiscali per le imprese piccole (sino a 50 occupati) e micro (sino a 10 occupati) che sarebbero nate entro il 31 dicembre 2012.
Secondo i rappresentanti della CGIL, con il suddetto decreto, sono stati abrogati tutti i benefici fiscali per imposte dirette e Irap, mentre gli aiuti residui sono stati trasformati da esezioni a contributi. Da qui la richiesta dei due sindacalisti all’Amministrazione Comunale perché intervenga presso il Governo affinché venga rispettato il patto precedentemente sottoscritto. Se così non fosse, ci si troverebbe di fronte all’ennesima presa in giro per quanti, piccoli imprenditori e giovani, avevano puntato su questo progetto. Ma, soprattutto, sarebbe un’ulteriore conferma della disattenzione, per usare un eufemismo, verso il Sud.
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