Categories: CulturaInformazione

Upress: c'è speranza se questo accade a Catania


Non si tratta della sigla in codice di una nuova compagnia aerea ma di un’associazione appena costituita (http://www.upress.it/) con il coraggioso obiettivo di dare continuità e trovare nuove vie di sviluppo, in autonomia, alle esperienze acquisite da giovani giornalisti nelle redazioni del periodico telematico Step1 e di Radio Zammù, l’emittente d’ateneo, che trovano entrambe sede nell’aula 24 dell’ex Monastero dei Benedettini di Catania.
Step1 è un periodico telematico indipendente, gestito da una redazione composta in prevalenza da studenti ed  ex studenti dell’Università di Catania. Si autodefinisce “una palestra di giornalismo” che affronta i temi della condizione studentesca e giovanile ma è aperto alla città e al mondo e spazia in ogni campo dell’informazione. Si basa sul lavoro di giovani giornalisti in formazione, affiancati da tutors professionisti, e sul contributo degli stessi lettori, che partecipano alla vita del giornale inviando i loro commenti ma anche articoli, link verso altri siti, foto e video.
Radio Zammù è invece la radio dell’Università di Catania. Trasmette su Internet e su frequenza FM in collaborazione con Radio Amore (101,00 MHz) su Catania e provincia. Oltre alle trasmissioni settimanali specificamente dedicate all’informazione e all’orientamento, Radio Zammù si occupa di molti aspetti della vita universitaria unendo musica e  intrattenimento.
Si tratta di due esperienze nate dall’ambizione di fare giornalismo in modo diverso da quello a cui la nostra realtà ci ha abituati. Finora hanno trovato sostegno economico, oltre che ospitalità, nell’Università catanese ma le attuali ristrettezze finanziarie non consentono più di sperare solo sulle risorse dell’Ateneo.
Tuttavia sembra possibile convertire questa contingenza, che potrebbe portare alla dissoluzione delle due originali iniziative, in una nuova  e più impegnativa realtà: “trasformare Upress in una grande associazione. Grande perché non appartiene solo alla comunità di giornalisti in formazione dell’aula 24 dei Benedettini, ma appartiene all’intera universitas, intesa come luogo di scambio, di discussione. Grande perché, a Catania soprattutto, l’informazione universitaria non ha mai parlato solo degli (e agli) studenti. Ha sempre guardato alla città. Ed è alla città, adesso, che chiede un sostegno.”
Per far questo, però, servono soldi: occorre raccogliere 10 mila euro entro il 5 gennaio per far partire le attività di promozione e contribuire al pagamento degli articoli per i redattori di Step1, ma anche per capire se questo progetto potrà avere un futuro.
Gli obiettivi prioritari dell’associazione naturalmente hanno un target giovanile e universitario in particolare ma due finalità generali ci hanno particolarmente attratto e hanno sollecitato la nostra solidarietà: promuovere lo sviluppo di un’informazione larga, indipendente, scrupolosa, coerente con i principi di autonomia da ogni gruppo di pressione e dal potere politico e ispirata dalla difesa delle istituzioni costituzionali; favorire la crescita professionale degli studenti e agevolare l’acquisizione di abilità pratiche nel campo del giornalismo e dei nuovi media.
In qualunque altra realtà, queste finalità potrebbero sembrare quasi ovvie e scontate, ma in una città come Catania, annebbiata da un’informazione monopolizzata e strumentale ad altri interessi economici e politici, oltre che impoverita da una nuova ondata di emigrazione giovanile, soprattutto intellettuale, a noi sembrano propositi meritevoli di ogni successo.
Che sia il segnale di un nuovo inizio per la nostra città?
Obiettivo della sottoscrizione è dunque dare un futuro concreto all’informazione universitaria, e non solo, a Catania, renderla finalmente una realtà solida, radicata in città. L’invito ad effettuare la sottoscrizione è rivolto in primo luogo agli studenti universitari, ai quali si chiede di aderire all’associazione versando una quota di adesione di dieci euro. Ai docenti, ai professionisti, agli ex studenti non disoccupati, si chiede di versare una donazione suppletiva di sostegno che potrà variare liberamente da un minimo di 50 a un massimo di 500 euro.
È possibile effettuare una donazione tramite Bonifico Bancario sul  c/c n. IT 23 C 01020 16954 000300751396 (intestato all’associazione “Upress CTA o.n.l.u.s.”) o con carta di credito tramite il circuito Paypal.

Argo

Recent Posts

Porticciolo di Ognina, una partita ancora aperta. Il Sindaco chieda formalmente la revoca della concessione

Tanta gente sabato mattina a Ognina per impedire la privatizzazione del porticciolo. Centinaia di catanesi,…

22 ore ago

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

4 giorni ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

6 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

1 settimana ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

1 settimana ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

2 settimane ago