Un astrofisico al Comune di Catania

Ha tutte le caratteristiche di un “buco nero“:  divora tutto ciò che entra nel suo raggio di azione e nulla ne riemerge. Attorno al “buco nero”  c’è una sfera buia definita “orizzonte degli eventi”, perchè  niente di quanto avviene al suo interno può venirne fuori. Anche la luce vi resta intrappolata, e quindi non è possibile illuminarlo per verificare dall’esterno cosa  avviene al suo interno o cosa vi è avvenuto. Ma  gli effetti della sua presenza si fanno sentire anche a distanze grandissime.
Stiamo parlando ovviamente  del bilancio del Comune di Catania , su cui
Cittàinsieme ha promosso ancora un dibattito il 14 dicembre. Sono intervenuti l’assessore al Bilancio, dr G. Riva, e  Saro D’Agata, consigliere comunale del PD.
E  vi sono ancora altre analogie: nei pressi del buco nero anche il tempo viene distorto, ed infatti un bilancio preventivo annuale, che dovrebbe essere presentato al principio dell’anno o, meglio ancora, prima che l’anno inizi, compare solo dopo la fine dell’anno, o dopo molti anni, o non compare affatto.
In effetti dal  “buco nero” qualcosa sfugge, proprio dal margine dell’orizzonte degli eventi, per effetto delle immense forze che ruotano attorno al buco, emerge un intensissimo raggio di energia mortale, che si propaga a grandissime distanze e trasforma e devasta ciò che incontra.
Un astrofisico forse potrebbe avere gli strumenti per valutare e farci conoscere le dimensioni del buco nero, perchè vi è da considerare un’ultima interessante caratteristica di questi fenomeni: quelli piccoli  spesso “evaporano”, quelli di grandi dimensioni invece restano per sempre, continuando a divorare sempre nuova materia.
Anche  se è un problema non semplice, un astrofisico può stimare la massa di un buco nero,  ed essa è abbastanza stabile. Compito ben più difficile sembra quello di valutare la dimensione del buco di bilancio perchè le cifre variano, e non di poco, anche nell’arco di una settimana. Ad esempio, come ha evidenziato il consigliere D’Agata  i debiti fuori bilancio, oggi valutati 35 milioni di euro, qualche settimana fa erano 50.  Incerte anche le previsioni di incasso (ICI …). Incommensurabili  le differenze fra i tributi oggetto di accertamento e quelli riscossi. Vi è poi la materia oscura del patrimonio immobiliare del Comune di cui si è fatto l’inventario  con un anno di lavoro,  ma che non è stato ancora reso pubblico: come sono stati valutati questi beni ? Sono stati considerati anche quelli su cui pendono le procedure esecutive avviate dai creditori ? Dei 140 milioni sottratti ai FAS e destinati , oltre un anno fa, a Catania ne arrivano solo 50. Gli altri 9o sono finiti in qualche altro buco nero ? si sono persi nello spazio ?
post scriptum
Date le premesse, non abbiamo capito su quali basi l’assessore ritenga che il buco sia abbastanza piccolo da “evaporare”.
vai all’articolo di Pinella Leocata su La sicilia 16.12.09

Argo

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