Categories: EconomiaPolitica

Risuona il corno alla FIAT di Termini?

Ieri, 14 dicembre, diecimila persone hanno manifestato a Termini Imerese contro la decisione della Fiat di non produrre più auto nella fabbrica siciliana. A fianco dei lavoratori migliaia di studenti, Sindaci e Amministratori del comprensorio termitano, cittadini comuni e persino un gruppo di preti e francescani, convinti che “le famiglie degli operai sono le nostre famiglie”.
Il top manager della FIAT, Marchionne, nei mesi passati, è stato tragicamente chiaro: da un lato ha chiesto il sostegno dello stato (ecoincentivi e cassa integrazione), dall’altro ha annunciato che Termini produrrà la Lancia Ypsilon solo sino al 2011, per mantenere – poi – una non meglio precisata “ presenza industriale diversa da quella automobilistica”.Una situazione gravissima, dunque, che richiede un impegno eccezionale per evitare l’ennesima desertificazione industriale nell’Isola. Di tutto ciò, come nel recente passato, sono pienamente consapevoli i lavoratori, le loro famiglie e l’intera comunità.
La grande mobilitazione del 2002 (anche in quel caso la FIAT tentò il definitivo ridimensionamento dello stabilimento) impedì la chiusura della fabbrica, e il suono del corno, che apriva ogni manifestazione, divenne allora simbolo di forza e speranza.
Le posizioni, e le paure, dei Sindacati confermano quanto sia difficile la situazione odierna. “Un’impresa come la Fiat che ha vissuto di incentivi dello Stato deve assumersi adesso una responsabilità sociale. Termini Imerese deve restare un centro di produzione di auto: questo è per noi un punto fermo”, ha detto Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil siciliana.
Maggio sottolinea che “la Cgil non accetterà soluzioni diverse che causerebbero gravi problemi in termini di occupazione e di prospettiva del sito industriale”. Ma anche a livello politico è allarme rosso rispetto ad una situazione che potrebbe essere di “non ritorno”.  Il senatore del PD Giuseppe Lumia, che ha partecipato al corteo di protesta, ha proposto a tutti i parlamentari siciliani di non votare a favore degli ecoincentivi se la FIAT non cambierà la decisione su Termini.
Nel 2010 lo stabilimento di Termini compirà quaranta anni; nacque, infatti, nel 1970, il nome era SicilFiat perché la Regione Sicilia sino al 1977 deteneva il 40% delle azioni. All’inizio 350 addetti producevano la “500” , successivamente le linee montarono la “126”, poi la “Panda” e a questo punto il numero degli occupati salì oltre le 1500 unità. A metà degli anni Ottanta venne introdotto il terzo turno di lavoro e i dipendenti arrivarono a 3200, senza contare l’indotto.
Due crisi, nel ’93 e nel 2002, cui seguirono pesanti processi di ristrutturazione, hanno ridotto il numero degli occupati. Oggi, 1400 fra operai e impiegati, insieme con altri 600 lavoratori dell’indotto, producono la Lancia Y.
Forse, diversamente dai film di Moretti, non si tratta di uno splendido quarantenne, ma ci piacerebbe risentire il suono del corno che, con forza e coerenza, ribadisce il diritto al lavoro e al futuro.

Argo

Recent Posts

Addio Ognina, il mare non è più di tutti

La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…

1 giorno ago

Alunni con disabilità, il Comune di Catania taglia i fondi per i servizi. Le alternative possibili

In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…

3 giorni ago

Elena Basile a Catania. I conflitti attuali e la politica dei due pesi e delle due misure.

Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…

5 giorni ago

Ultime sul Ponte. Siamo proprio in buone mani!

Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…

1 settimana ago

Mimmo Lucano a Catania, i migranti da problema a risorsa

Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…

1 settimana ago

Nazra Palestine Short Film Festival, non voltiamo lo sguardo

Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…

1 settimana ago