Dove affondano le radici culturali di una terra e di un popolo? E’ possibile dare una risposta a questa domanda senza scadere in derive identitarie, oggi così di moda?
Un’ipotesi positiva, in questa direzione, è stata delineata nel corso di una conferenza stampa tenutasi lo scorso 4 dicembre presso la Biblioteca Universitaria di Catania per la presentazione del progetto della Carta Regionale dei Luoghi dell’Identità e della Memoria, elaborato da un gruppo di ricerca del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro della Sicilia (C.R.P.R.), che è stato proposto, per la sua concreta attuazione, all’interno del nuovo Programma Operativo Regionale 2007-2013.
Conoscere, valorizzare e tutelare: sono queste le tre direttive attorno alle quali è stato stilato un primo elenco di poco più di settecento luoghi fisici che caratterizzano maggiormente l’identità e la memoria storico-culturale della nostra isola, seguendo un’articolazione in sette temi: del mito e leggende, del sacro, della storia, della cultura, del lavoro, del gusto, del racconto letterario, televisivo e filmico.
•I luoghi del mito e delle leggende sono gli spazi fisici connessi alle vicende mitologiche o alle ambientazioni di leggende scritte e/o tramandate evocanti la presenza di forze primigenie.
•I luoghi del sacro sono gli spazi fisici connessi a particolari aspetti della vita di personaggi, dei riti e delle vicende del sacro che hanno connotato la realtà siciliana.
•I luoghi degli eventi storici sono gli spazi fisici, scenari degli eventi che hanno maggiormente segnato la vicenda storica della comunità.
•I luoghi delle personalità storiche e della cultura sono gli spazi fisici intrinsecamente legati alla memoria di tali personalità.
• I luoghi storici del lavoro sono gli spazi fisici connessi alle tappe più significative della storia del lavoro in Sicilia
•I luoghi storici del gusto sono gli spazi fisici che rappresentano le esperienze culturali di maggiore significato nel campo della storia del gusto in Sicilia.
•I luoghi del racconto letterario, televisivo e filmico sono gli spazi fisici descritti nelle pagine letterarie o che, essendo stati gli scenari di set di riprese cinematografiche o televisive di autori di chiara fama, hanno contribuito a riaffermare e a promuovere l’identità culturale dei paesaggi siciliani.
L’intento non è puramente classificatorio ma mira a porre fattivamente anche l’esigenza di una loro conservazione per la quale tutta la comunità locale si senta direttamente coivolta, tenendo conto soprattutto dei rischi di stravolgimento o cancellazione che molti di questi luoghi corrono, ad esempio, nel momento in cui vengono stilati e mandati in esecuzione piani urbanistici o di pianificazione territoriale che non tengono conto di questo patrimonio.
Per favorire questo coinvolgimento sono previsti interventi di incentivazione culturale, ad esempio mediante l’attribuzione di una specifica Certificazione di Qualità di Luogo dell’Identità e Memoria, che potrà costituire un titolo di preferenza nelle scelte di valorizzazione dell’area territoriale interessata.
Per ottenerla il luogo dovrà avere rispettato i valori di identità costruttiva e dei materiali, ospitare eventi coerenti con i valori riconosciuti di identità e memoria, registrare la presenza di attività produttive coerenti con il contesto culturale del territorio, e di piena sostenibilità ambientale, possedere modalità idonee di accesso, fruibilità, standard di informazione, territoriale e a distanza, ospitalità.
Si tratta, in definitiva, del tentativo di modificare il modello tradizionale del turismo che in Sicilia si concentra su poche emergenze monumentali, o su alcune delle aree urbane, o ancora sulle principali località turistiche della costa e delle isole.
Rispetto a questo modello la Carta dei Luoghi vuole proporre da un lato l’attenuazione della pressione dei visitatori sulle aree maggiormente “usurate” e, dall’altro, vuole fornire nuove opportunità ad aree territoriali marginali, proponendo itinerari spesso inesplorati, attraverso luoghi e percorsi che caratterizzano la ricca complessità dei paesaggi culturali siciliani.
Nella realizzazione di questo ambizioso progetto il C.R.P.R. ha inoltre la responsabilità di stimolare e coordinare l’impegno di Enti locali, Istituzioni scolastiche, Soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro nelle proposte di candidatura e, successivamente, nella conservazione e valorizzazione dei luoghi così individuati.
Molteplici e multimediali sono gli strumenti che sono stati ipotizzati per dare la maggiore visibilità possibile a questo patrimonio. Si prevedono, infatti, pagine dedicate sul web, testi a stampa o su supporto digitale, opuscoli divulgativi, mappe regionali e provinciali e l’utilizzo di un navigatore satellitare per promuovere itinerari che possano accompagnare i viaggiatori alla conoscenza di questi luoghi.
Il progetto si presenta ricco, originale e capace di generare molte aspettative: speriamo solo che non sia la solita via del male, lastricata di buoni propositi!
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