Unico fra gli invitati istituzionali presenti, l’architetto Campo (Soprintendenza per i beni culturali e ambientali), al termine di una meticolosa, ma discutibile, ricostruzione della storia burocratico-amministrativa dell’edificio, ha addotto come fondamentale motivo dello sgombero il problema della messa in sicurezza dello stesso.
Visto che il Comune di Catania non più di tre anni fa aveva fatto una verifica sullo stato dei locali, ci piacerebbe conoscerne gli esiti per vedere se le parole del soprintendente trovano conferma. In ogni caso, il problema, invece che con i manganelli, si sarebbe potuto risolvere facilmente concordando con gli occupanti gli interventi necessari. Evidentemente lo sgombero ha altre motivazioni, e le assenze degli altri interlocutori (a partire dal Sindaco) lo hanno clamorosamente confermato.
Di queste motivazioni hanno parlato, aprendo l’assemblea, Luigi Marino e Ciccio Mannino.
Luigi Marino, del Centro Popolare Occupato, ha ricordato, interrotto dai ripetuti e convinti applausi dei presenti, l’attività svolta e le caratteristiche del Centro. Ha parlato dell’anomalia di una struttura che non ha, e non vuole avere, nulla a che vedere con i percorsi di “quella politica” che ha ridotto Catania nelle attuali condizioni. Ha ringraziato per l’enorme solidarietà ricevuta e ha letto parte delle increredibili accuse mosse da esponenti della ex Alleanza Nazionale contro l’Experia, descritto come se fosse il “regno di Tarantini”. In sostanza, ha concluso, quello che non viene accettato è che dei comunisti abbiano fatto, e facciano, ciò che per loro è del tutto naturale: lavoro e lotte sociali.
Ciccio Mannino, del Comitato Antico Corso, ha ricordato l’espulsione di centinaia e
centinaia di famiglie dal quartiere causata da scelte urbanistiche che hanno sempre privilegiato la speculazione. Ha, inoltre, rivendicato il ruolo centrale del Comitato nel contrastare questi tentativi, come nel caso delle aule della Facoltà di Giurisprudenza che si sarebbero dovute costruire alla Purità. Fra i presenti un’unica sensazione: senza l’Experia la qualità della vita all’Antico Corso non potrà che peggiorare.
Leggi alcuni passi del documento di autodifesa del CPO Experia, pubblicato sul sito www.senzapadroni.org nel febbraio di quest’anno
Firma la petizione In difesa del CPO Experia
Giovani, motivati, entusiasti. Sono gli studenti universitari che hanno dato vita ad un mensile non…
Cate ha due bambini piccoli, uno ancora in braccio. Si rivolge al Centro Astalli perché…
La cattedra di arabo del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con…
La fragile tregua nella Striscia di Gaza aveva fatto sperare, se non nella pace, che…
Non solo un fiorire di piccole botteghe artigiane di falegnami, fabbri, maniscalchi, … ma anche…
La giunta Trantino ha definito i progetti del decreto Caivano per San Cristoforo. Vedremo come…