Le strisce blu furono istituite per rendere più fluido il traffico nel Centro Storico eliminando la possibilità di soste prolungate. Sin dall’inizio, fu evidente che, in assenza di un piano generale sulla mobilità, le strisce sarebbero servite ad altro, ne è prova il fatto che, pagando di più, si può prolungare a proprio piacimento (o necessità) la sosta. Le strisce, estese ben al di là del Centro Storico, rispondono, oggi, a due sole necessità: garantire introiti sempre maggiori e mantenere in vita la società Sostare.
Comincia, tuttavia, a serpeggiare disagio e scontento da parte degli utenti. Se ne sono fatti interpreti alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale, appartenenti a diversi partiti. Ne è scaturito un comunicato “trasversale”, pubblicato da La Periferica il 3 settembre 2009, Incremento strisce blu, i Consiglieri esprimono preoccupazione
“Forte preoccupazione viene manifestata dai Consiglieri comunali: Nello Cimino (Vice Presidente Commissione Partecipate – MPA), Francesco Montemagno (Capogruppo PD), Carmelo Sofia (Vice Presidente Cons. Com. – PD), Francesca Giuffrida (MPA), Giovanni Marletta (MPA), Carmencita Santagati (PDL), Antonino Sciuto (UDC), Lanfranco Zappalà (PD) sull’aumento indiscriminato degli stalli adibiti alla sosta a pagamento nella nostra città.
La società Sostare, sulla scorta di alcune vecchie delibere di Giunta che non rispondono più alle esigenze del territorio ed alle aspettative dei catanesi, ha operato un piano di distribuzione degli stalli con una forte concentrazione in una ristretta area della città.
I Consiglieri, pur comprendendo l’utilità delle strisce blu che consentono di evitare la sosta prolungata, non condividono le modalità ed i criteri utilizzati dagli uffici comunali per la loro individuazione.
E’ auspicabile che venga adottato il “ piano urbano del traffico “ per consentire una nuova perimetrazione ed un piano di assegnazione degli stalli rispondente alle esigenze dei cittadini che, in una città priva di parcheggi, si vedono costretti ad infrangere le regole.
I Consiglieri ritengono che il massiccio incremento di stalli, soprattutto in alcune zone, non rispetta l’equo rapporto tra sosta libera ed a pagamento penalizzando e vessando i tanti catanesi ivi residenti.
Una città in cui è in costante aumento il flusso migratorio dai comuni dell’interland, i trasporti (A.M.T.) presentano storici limiti, i parcheggi scambiatori non vengono adeguatamente utilizzati, appare evidente che gli unici colpiti sono sempre e solamente i catanesi.
I Consiglieri, chiedono al Sindaco di affrontare, con grande senso di responsabilità, l’intera questione, affinchè la stessa non assuma le dimensioni di una più ampia problematica sociale.”
Gli ultimi articoli - Enti Locali
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso anno
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni, ma
Il presidente dell’Autorità Portuale di Catania dichiara che la procedura relativa al nuovo Piano Regolatore del
Un sogno che diventa realtà, la nascita a San Berillo di una squadra di calcio iscritta
Catania si aggiudica l’ultimo posto nella classifica delle città italiane più green? Non ci stupisce. Il