Tratto da Tempostretto.it, quotidiano on line di Messina e provincia, Oltre tremila in piazza per gridare No al Ponte.
Superiore alle aspettative la partecipazione alla manifestazione tenutasi in città. Bandiere, musica e cori, festa pacifica, ma il messaggio è stato chiaro: se il governo dirà ancora sì, non vi saranno passi indietro
Si è tenuto nel pomeriggio di oggi (sabato 8 Agosto, ndr) il corteo organizzato dalla “Rete No Ponte”, in programma già da diversi mesi, per manifestare contro la costruzione dell’infrastruttura che dovrebbe collegare la Sicilia al Continente. Tre mila e duecento i partecipanti secondo i dati della Questura, oltre otto mila invece per gli organizzatori. Tra coloro che vi hanno preso parte rappresentanti di partiti politici, associazioni, movimenti messinesi e provenienti dal resto della Sicilia e dalla vicina Calabria, che già nei giorni scorsi avevano comunicato la propria adesione, e semplici cittadini.
La marcia partita da piazza Cairoli intorno alle ore 18:30, ha percorso il viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia, risalendo poi via Cesare Battisti fino all’arrivo a piazza Municipio intorno alle 20, dove dalla scalinata antistante palazzo Zanca, si sono susseguiti gli interventi degli organizzatori della manifestazione, che hanno sottolineato l’importante risultato numerico, superiore alle aspettative considerando il periodo estivo e la concomitanza con il weekend.
La musica ha accompagnato l’intero tragitto, così come i cori scanditi contro l’attuale governo, deciso ad avviare i lavori per la costruzione del Ponte entro il 2010. I sostenitori del No hanno gridato con decisione le proprie ragioni, invitando il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e gli amministratori locali a puntare su modelli di sviluppo che prescindano dalla realizzazione della grande opera, sottolineando gli enormi bisogni del territorio. Particolare attenzione è stata rivolta ai temi del lavoro e della mobilità dello Stretto, in un periodo in cui Rfi continua la politica di dismissione del trasporto ferrato e il servizio di Metropolitana del Mare non è ancora stato avviato, con il conseguente spostamento della domanda verso i vettori privati.
Una “battaglia” assolutamente pacifica, fatta di balli, canti e slogan. Ma nonostante il clima gioioso il messaggio dei partecipanti è stato chiaro: se il governo manterrà la linea del Sì, non vi sarà un passo indietro, si continuerà a dichiarare la propria contrarietà alla costruzione dell’opera.
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