“ll nucleare è una tecnologia vecchia, inquinante, insicura e costosa che non risolverà nessuno dei problemi energetici del Paese. Non servirà a rispettare la scadenza europea del 2020 per ridurre le emissioni di gas serra, non abbasserà la bolletta, non ridurrà le importazioni di fonti fossili.” Sono categoriche Legambiente e Greenpeace nello stroncare i progetti atomici del nostro paese. “Ci vorrebbero almeno 7 reattori nucleari da 1600 megawatt,- dice un comunicato delle due associazioni- poi servirebbero i depositi per le scorie e gli impianti per la fabbricazione del combustibile. In sintesi, l’Italia diverrebbe un unico grande cantiere per almeno 20 anni e si ritroverebbe diffuse sul territorio strutture imponenti e insicure, per realizzare le quali bisognerebbe affossare ogni altra forma di produzione energetica, come le rinnovabili, condannando il paese all’arretratezza e rinunciando a tutte le opportunità occupazionali, tecnologiche e di sostenibilità che le rinnovabili invece garantiscono”. Il Senato ha già approvato gli articoli sul nucleare del ddl sviluppo che prevede il potere sostitutivo dello Stato sugli Enti locali. Le due associazioni ambientaliste parlano di golpe nucleare e invitano pertanto le Regioni italiane a non cedere sulle loro prerogative di governo sancite dalla Costituzione.
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