Si parla di nuovo di prevenzione, di mappe del rischio sismico per Catania. La città etnea è una di quelle più esposte, secondo il “Censimento
Grazie a Barberi fu emanata una legge, la 288 del 97, che stanziava risorse per la prevenzione sismica. A Catania furono destinati 100 miliardi di lire per la messa in sicurezza di 50 scuole, fondi che la giunta Scapagnini stornò con disinvoltura sulle rotatorie alla Circonvallazione, sulla realizzazione di viale Alcide De Gasperi, considerato via di fuga per un maremoto, e sulla realizzazione dei parcheggi scambiatori.
Catania è stata dichiarata città sismica solo nell’81. Da allora si è costruito meglio?
La Regione dovrebbe ripensare il piano casa di Berlusconi in termini di sicurezza e non di cubatura. Cosa dicono e fanno Comune e Provincia?
Per chi volesse saperne di più ecco in pdf gli articoli puntuali di Pinella Leocata, pubblicati su “La Sicilia” l’8 e il 9 aprile 2009: a-Catania-un-sisma-sarebbe-una-ecatombe
Prevenzione-sismica-a-Catania
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