La crescita e la coesione di un territorio si misurano anche dalla capacità di includere e coinvolgere nei processi di sviluppo anche chi, per motivi economici e sociali, rischia di restare indietro. E’ il caso, ad esempio, delle tante persone che covano piccoli sogni imprenditoriali e non riescono a concretizzarli perchè, non potendo fornire garanzie, restano di fatto escluse dal sistema bancario tradizionale.
Un’esperienza sicuramente innovativa in questo campo è stata recentemente avviata da 15 Comuni del comprensorio di Caltagirone sotto il coordinamento dell’Agenzia di Sviluppo Integrato s.p.a., soggetto fondatore della Fondazione Microcredito e Sviluppo.
Fin dalla sua costituzione l’Agenzia è stata impegnata in azioni volte a ridurre i divari tra aree territoriali ed a garantire uguali opportunità alle persone, contribuendo al miglioramento del livello di tutela in materia di sicurezza sociale e dei gruppi sociali più vulnerabili.
Dalle esperienze maturate è emersa la necessità di individuare un nuovo strumento che possa consentire, alle fasce più deboli, di superare la condizione di isolamento e quindi di contribuire attivamente allo sviluppo socio-economico della comunità, attivando un processo di sviluppo locale.
Lo strumento di intervento che meglio risponde alle finalità summenzionate è quello del Microcredito, così come definito nell’esperienza già avviata ed implementata in molti contesti dislocati in diverse parti del mondo su iniziativa di Muhammad Yunus, inventore del microcredito e della Grameen Bank e Premio Nobel per la pace del 2006.
Pertanto, il 19 dicembre 2007 è stata costituita la Fondazione “Microcredito e Sviluppo” con lo scopo di favorire la valorizzazione, promozione, sviluppo e gestione del dispositivo del microcredito quale strumento di coesione ed inclusione sociale.
Con la Fondazione inizia ufficialmente nel Calatino Sud Simeto il microcredito, che consiste nel dare in prestito con tasso di interesse minimo (2,50 per cento), attraverso un apposito fondo di garanzia (istituito presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa ), somme di denaro (da 3 a 10 mila euro), senza pretendere alcuna garanzia materiale, a chi non potrebbe permettersi di fornirla ed è, quindi, escluso dal sistema bancario tradizionale.
Tutti i cittadini maggiorenni residenti in uno dei 15 Comuni del comprensorio, con un ISEE non superiore a 9 mila euro, che vogliono avviare un’esperienza di autoimpiego o ampliare un’attività già esistente, a partire dal 5 febbraio 2009, hanno avuto la possibilità di presentare richiesta di accesso nel Comune in cui risiedono. I settori ammissibili sono: artigianato, agricoltura, commercio, turismo e servizi.
I soggetti in posizione utile in graduatoria dovranno partecipare a un percorso di “star up” attraverso incontri di gruppo, finalizzati alla costruzione del progetto imprenditoriale individuale, che sarà finanziato appena sarà ritenuto idoneo ed esecutivo dallo stesso gruppo. Ad oggi sono già 65 le persone che hanno fatto richiesta di beneficiare di questa possibilità.
Particolare non secondario: la Fondazione calatina, a conferma della serietà del suo tentativo, ha stipulato un’intesa di collaborazione con l’Osservatorio internazionale per la microfinanza di Bologna.
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