Attualmente è in corso, da parte dello stesso coordinamento, un lavoro preparatorio per giungere alla costituzione di una cooperativa che possa ottenere la suddetta assegnazione.
L’iniziativa di ieri ha avuto, invece, soprattutto un carattere simbolico ed educativo. Ecco perché sono stati coinvolti, oltre alle associazioni di volontariato, gli alunni delle scuole, che hanno avuto l’opportunità di riflettere sull’importanza che ha per la collettività il fatto di potersi riappropriare di beni confiscati alla mafia e di poterli utilizzare ad uso sociale (come vuole la legge 109/96 promossa da Libera con una petizione e la raccolta di un milione di firme).
Sono stati scelti, per questa manifestazione, gesti di alto valore simbolico, come la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia o la semina, in vasetti di terra, di lenticchie prodotte nei terreni di LiberaTerra nel corleonese, a rappresentare la riappropriazione dei terreni da parte della società civile.
Ecco i nomi delle scuole coinvolte: Martoglio di Belpasso, Ferraris e Galilei di Acireale, Motta S.Anastasia, Tomasi di Lampedusa di Gravina, D’Annunzio, Majorana, Vespucci di Catania, IPAA di Adrano, Boggio Lera di Catania, CD Belpasso, Morgagni di Roma
Le associazioni presenti: AddioPizzo, Centro Astalli, Mani Tese, Gapa, Penelope, Misericordia S.G.La Punta e Belpasso, Scout Tremestieri.
Tanta gente sabato mattina a Ognina per impedire la privatizzazione del porticciolo. Centinaia di catanesi,…
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…