L‘incarico ai periti per tale prova processuale non è stato ancora conferito in seguito alle richieste dei familiari di alcune delle “vittime” del laboratorio dei veleni di essere ritenuti parti offese nel procedimento per il disastro ambientale.
A questa richiesta, come alla presenza nel processo dell’Università in veste di parte offesa, si oppongono, però, i legali degli indagati, docenti e dirigenti della Facoltà di Farmacia e l’ex rettore Ferdinando Latteri.
La procura della Repubblica, intanto, sulla base delle denunce presentate proprio dai parenti delle vittime, ha aperto una seconda inchiesta, per il momento parallela, sulle morti sospette nel laboratorio di farmacia. I reati ipotizzati, per i quali fino ad ora non ci sono indagati, sono lesioni colpose e omicidio colposo. I magistrati dovranno stabilire se vi sia un nesso tra l’insorgenza dei tumori e le condizioni ambientali di lavoro.
Base di questa seconda inchiesta è stato sicuramente il memoriale di Emanuele Patanè, il giovane ricercatore morto di tumore nel 2003.
Leggi il memoriale
La battaglia contro la privatizzazione del porticciolo di Ognina sembrava vinta. A maggio dello scorso…
In Sicilia si chiamano Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM), in Italia hanno altre denominazioni,…
Felice Rappazzo, docente dell'Università di Catania, ci propone la sintesi di un dibattito avvenuto presso…
Un ‘bellissimo novembre” per il Ponte sullo Stretto, sul quale – in questi ultimi giorni…
Offrire agli studenti l’opportunità di ragionare su fenomeni di rilevanza economica che non siano riducibili…
Tornano su Argo i catanesinpalestina per parlarci della edizione 2024 del Nazra Palestine Short Film…